Raggiri e truffe agli anziani, Torino studia nuove misure di contrasto

Un'operatrice del Servizio Aiuto Anziani promosso dalla Città di Torino.

La Città di Torino sta studiando nuove modalità per contrastare l’odioso fenomeno delle truffe e dei raggiri ai danni di persone anziane.

Se ne è discusso il 10 luglio 2018 nella seduta delle Commissioni Legalità, Polizia Municipale e Welfare, presieduta da Elide Tisi, alla presenza dell’assessora alle Politiche Sociali Sonia Schellino e del comandante del Corpo di Polizia Municipale torinese Emiliano Bezzon.

Lo spunto di riflessione è stata la mozione proposta dalla presidente della Commissione Legalità, Carlotta Tevere, che chiede di coinvolgere la rete delle parrocchie e degli altri luoghi di culto torinesi in una serie di incontri informativi per prevenire le truffe rivolti agli anziani, a cura della Città, e in particolare della Polizia locale. Un modo – ha spiegato – per avvicinare l’Amministrazione agli anziani, con una comunicazione mirata e interventi mirati, di prossimità.

Il comandante Bezzon, favorevole alla proposta, ha spiegato che sul portale web della Città di Torino da tempo sono pubblicati consigli per la sicurezza per gli anziani, anche se non tutti lo consultano, e che, dal 2016, c’è anche un numero verde dedicato, attivo dalle ore 7.30 alle 23.30, che però sinora ha ricevuto pochissime chiamate… Più utili, secondo Bezzon, azioni capillari, anche nei condomini e nei giardini pubblici, come quelle organizzate dalla Polizia Municipale con un camper, che, da inizio 2017 a oggi, in 50 appuntamenti, ha incontrato più di 750 persone. Un modo per vincere la timidezza e il timore di “disturbare” di molti anziani.

Dal 1998 la Città offre inoltre il Servizio aiuto anziani, in collaborazione con associazioni di volontariato (Anteas, Auser e Sea, sino alla fine del 2018), che riceve ogni anno al numero 011/011.33.33.3 (attivo 24 ore su 24) circa 2.000 telefonate, spesso di persone che si sentono sole e abbandonate e hanno bisogno di aiuto e che segnalano, seppure con vergogna e ritrosia, anche truffe e raggiri e maltrattamenti in famiglia.

La seduta di Commissione del 10 luglio 2018.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Damiano Carretto (M5S) ha condiviso lo spirito dell’iniziativa e ha suggerito di prevedere un’informazione sulla tematica prima di ogni evento pubblico organizzato dalla Città.

Anche il consigliere Andrea Russi (M5S) si è detto favorevole alla mozione. Così come la consigliera Viviana Ferrero (M5S), che vorrebbe però intercettare gli anziani anche in altri luoghi “sicuri”, come le biblioteche e le case del quartiere, e in altri spazi “non confessionali”.

Serve infatti rassicurare gli anziani e lavorare sulla rete di protezione, per evitare che si chiudano in casa – ha ribadito la consigliera Elide Tisi (PD) – e andare in tutti i luoghi di aggregazione, comprese bocciofile e farmacie.

Stefano Lo Russo (PD) ha chiesto quindi di approfondire i contenuti degli eventuali incontri e Maria Grazia Grippo (PD) ha spiegato che ci sono già analoghe iniziative fatte dalle Forze dell’ordine, con cui sarebbe utile collaborare, anche per mutuare esperienze e materiali comunicativi già utilizzati.

Al termine della seduta, la mozione è stata liberata per l’aula, con la possibilità di emendare il documento prima del voto da parte del Consiglio Comunale, previsto in una delle prossime sedute.

Massimiliano Quirico