Liliana Segre è torinese onoraria

Standing ovation per Liliana Segre in Sala Rossa

Un applauso unanime ha salutato, in Sala Rossa,  il conferimento della cittadinanza onoraria di Torino alla senatrice Liliana Segre,  sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti e instancabile nel promuovere la necessità di non restare indifferenti di fronte alle violenze e alla barbarie che si riaffacciano nella storia.  Il provvedimento è passato con 38 voti su 38 presenti in aula.

Il voto in Sala Rossa concretizza così la proposta avanzata dalla mozione firmata dalla consigliera Chiara Foglietta ed altri suoi colleghi e colleghe di PD, M5S, Torino in Comune, Misto-Connessione Civica, Misto-DemA, Forza Italia, Misto-Rinascita Torino, Lista Civica per Torino e Moderati. L’assemblea elettiva di Palazzo Civico ha inoltre dato semaforo verde, sempre con 38 voti, per l’istituzione della Commissione consiliare speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. E’ stata infatti approvata la relativa delibera dell’Ufficio di presidenza. A presiedere la nuova commissione è la consigliera Daniela Albano (M5S), mentre a svolgere l’incarico di vicepresidente è Domenico Carretta (PD), che me aveva proposto l’istituzione. Da segnalare inoltre l’unanime approvazione di un terzo provvedimento, la mozione (prima firmataria, Valentina Sganga, M5S) per la sottoscrizione da parte del Consiglio comunale del “Manifesto della comunicazione non ostile” (già firmato dalla sindaca Chiara Appendino nel novembre scorso, al pari dei sindaci di Milano, Padova, Novara ed altre città). L’impegno è quello di darne attuazione in tutte le attività e in tutti i canali di comunicazione, consapevoli della necessità di riportare ad un uso corretto del significato delle parole, per contrastare la violenza verbale sul web e nella società.

La senatrice Liliana Segre , da oggi torinese onoraria (foto senato della Repubblica)

Le votazioni dei tre provvedimenti, accompagnate da un minuto di silenzio in memoria di Piero Terracina, scomparso testimone della deportazione razziale, sono state precedute da un unico dibattito, di seguito riportato in sintesi

Chiara Foglietta (PD): Oggi ci confrontiamo sui valori fondanti della nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza. Conferiamo la cittadinanza onoraria a Liliana Segre non solo per il suo ruolo di testimone ma per il suo impegno costante, in un’Europa che alza nuovi muri di fronte al dramma dei migranti. E’ un modo di non girare la testa dall’altra parte, un riconoscimento per la storia di questa città, un riconoscimento per la calciatrice Eniola Aluko,un monito contro razzismo, omofobia, transfobia e intolleranza, un impegno a tenere alta la guardia con la nostra azione nelle istituzioni.

Valentina Sganga (M5S): Approviamo tre atti che rappresentano un segnale forte contro chi soffia sul fuoco dell’intolleranza e del razzismo, la nostra città non è disposta a seguire partiti o movimenti xenofobi. Minacciata dagli intolleranti, costretta alla scorta, Liliana Segre non è sola ed è un onore per Torino annoverala tra i cittadini onorari. L’istituzione della Commissione e l’approvazione del Manifesto sono segnale di civiltà. Disoccupazione, cambiamenti climatici, migrazioni, criminalità posso indurre paure, occorre opporsi a questo con pacatezza.

Marina Pollicino (Misto-Connessione Civica): La memoria degli anziani, le targhe commemorative ci ricordano gli anni bui del fascismo e dell’antisemitismo, eppure oggi si riaffacciano quelle ideologie. Personaggi politici usano termini come “la nostra razza bianca”, reiterando farneticazioni per rendere normale ciò che ci ripugna. Liliana Segre è un baluardo della memoria. Torino si impegna contro l’intolleranza con la Commissione, il Manifesto vuole ribadire la necessità di un linguaggio corretto sul web e non solo. Famiglie e scuola devono essere sostenute nel loro ruolo educativo.

Osvaldo Napoli (FI): Bene il pronunciamento unanime ma da parte della capogruppo del M5S c’erano state dichiarazioni contro lo Stato di Israele. La solidarietà a Liliana Segre è il minimo sindacale per una persona civile. Dobbiamo capire cosa sia cambiato nella società italiana. Un Paese incattivito, produce una pessima politica. C’è un clima di odio e rancore ed ogni parola pronunciata sulla ribalta politica ha un peso. Penso che il docente che ha inneggiato a Hitler rivendicando libertà di pensiero vada allontanato dall’Università. Il PPE, che in Europa ha votato mozione che condanna nazismo e comunismo, voterebbe con convinzione qui in aula, i moderati sono impegnati contro l’intolleranza. Il mio partito ha fatto male, in Parlamento, ad astenersi sulla “Commissione Segre”

Mimmo Carretta (PD): Oggi non si piantano bandierine, né si fa polemica, ma costruiamo tutti insieme una pagina di buona politica. Oggi siamo uniti all’insegna del numero 75190, con cui è stata marchiata Liliana Segre. Votando la cittadinanza onoraria e l’istituzione della Commissione, rimarchiamo i valori della nostra Costituzione e diamo vita a un osservatorio permanente, per monitorare e sensibilizzare. Oggi Torino dice sì ai valori, ad atti di civiltà che ci uniscono.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): Sono fiero e onorato di essere qui a rappresentare la Città. La cittadinanza onoraria è un atto di solidarietà e gli atti che votiamo sono una risposta chiara e compatta ai fenomeni di intolleranza e violenza. È un segnale forte della politica, anche nei confronti della violenza verbale.

Eleonora Artesio (Torino in Comune): Voto con emozione la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Questo e gli altri atti che approviamo oggi devono responsabilizzare Giunta e Consiglio nel praticare i suoi insegnamenti morali, anche per quanto riguarda la comunicazione.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Anche la Lega Nord vota favorevolmente questi atti. La cittadinanza onoraria è un atto dovuto per non giustificare gli errori e gli orrori di ieri e di oggi e per combattere tutte le forme di antisemitismo, sia quelle passate che quelle attuali. Non bastano però le parole, le cittadinanze onorarie e le commemorazioni: servono atti concreti.

Viviana Ferrero (M5S): A Torino, città medaglia d’oro della Resistenza, ci sono tante testimonianze, ma servono sempre nuove testimonianze e nuovi strumenti per le future generazioni, per anticipare le “malattie”, per fare prevenzione.

Silvio Magliano (Moderati): Questi tre atti, che voterò favorevolmente, rappresentano una sconfitta: vuole dire che c’è un clima ostile. Anche la scorta alla senatrice Segre è una sconfitta, così come l’adozione di un manifesto per la comunicazione non ostile. Facciamo memoria, ma continuiamo a vigilare per ricostruire la possibilità di camminare tutti insieme, ognuno con le sue differenze.

Sindaca Chiara Appendino: Oggi la Città ha fatto una scelta di campo coerente ai suoi valori, senza ma. Ringraziamo la senatrice Segre per il suo impegno quotidiano, per cosa esso rappresenta per tutte le generazioni. Abbiamo la responsabilità di trasformare il voto di oggi in azione quotidiana. Il Manifesto ci impegna a seguire valori che vanno rispettati nei rapporti con gli altri, anche nella diversità culturale, religiosa o di origine. Sono valori che fanno parte della nostra comunità. Torino non è razzista, ma ci sono comportamenti individuali non rispettose dei valori che oggi riaffermiamo. La commissione varata oggi è un percorso al suo inizio, ognuno di noi sarà responsabile di questo voto e di essere coerente con esso. Domani sarò alla manifestazione, la Città con questo voto sarà ancora più rappresentativa con l’impegno del Consiglio comunale su questo terreno.

(a cura di Claudio Raffaelli e Massimiliano Quirico)