Le grandi scelte per i carburanti del futuro

Se ne discute sempre più. Quale sarà il carburante delle automobili del futuro considerata la necessità di azzerare l’anidride carbonica dallo scarico delle vetture? Un rivoluzione è in atto nella produzione di energia con la diffusione dell’alimentazione elettrica e lo stop comunitario fissato al 2035 nella produzione dei tradizionali motori endotermici. A Palazzo civico le Commissioni Lavoro e Ambiente coordinate da Pierino Crema (Pd) hanno ascoltato gli esperti di CAReGIVER, associazione formata da duecento tecnici un tempo dipendenti della galassia Fiat che continuano ad amare l’auto svolgendo ruoli di consulenza o imprenditoriali. Paolo Massai, Fabio Mingrino, Mario Petronio, Renzo e Raffaello Porro hanno riferito dell’importanza della diversificazione delle fonti energetiche nella nuova  mobilità. Oggi c’è forte dipendenza dai combustibili fossili e le fonti rinnovabili sono poco usate pur in aumento grazie agli investimenti in larga scala; non si potrà annullare il consumo dei fossili ma l’obiettivo è raggiungere un mix di uso delle fonti compatibili con l’ambiente rimuovendo quanto più possibile l’uso dei fossili dal bilancio totale dell’energia. Ad esempio l’idrogeno ha una resa eccezionale ma non esiste in natura, si produce dall’acqua – l’elettrolisi è il metodo migliore perchè non genera anidride carbonica – ed è accumulabile. Qualche costruttore ci sta lavorando ma siamo agli albori se pensiamo che oggi manca una rete di distribuzione dell’idrogeno; in Piemonte il PNRR finanzia cinque progetti per centraline di idrogeno ma si tratta di una scommessa dall’esito incerto. La strada appare tortuosa anche nell’approccio ai biocarburanti; se ci avventuriamo nel mondo degli eFuel – carburante a emissione zero prodotto combinando chimicamente idrogeno e anidride carbonica – o dei biofuel – i biocombustibili prodotti con materie prime di scarto e residui vegetali da grano, mais, bietole, canna da zucchero e olio di palma – ai problemi si sommano le incertezze delle decisioni di fondo. I biocombustibili – hanno evidenziato gli esperti di CAReGIVER – sono stati bocciati a marzo dal Consiglio europeo che dal 2035 vieta l’immatricolazione nei paesi dell’Unione di veicoli alimentati a benzina o diesel. I veicoli con motori endotermici potranno essere immatricolati anche dopo il 2035 ma solo se alimentati dai carburanti sintetici – gli eFuel – mentre i biocarburanti sono rimasti fuori dalle misure approvate. Le Commissioni torneranno a discutere con CAReGIVER il prossimo 9 giugno.

(Roberto Tartara)