Le “gavette di ghiaccio” ricordate dalla Città

Il consigliere Simone Fissolo ha rappresentato la Città di Torino
Sono state ricordate, con una funzione religiosa presso la chiesa di San Lorenzo, le “centomila gavette di ghiaccio”, i soldati italiani morti sul fronte russo nel 1941-1943, dopo essere stati inviati dal governo fascista a partecipare all’aggressione nazista. La Città di Torino è stata rappresentata dal consigliere Simone Fissolo.
Spediti al fronte senza il necessario equipaggiamento invernale e con armi insufficienti, i reparti italiani (con due divisioni alpine piemontesi) furono costretti a una disastrosa ritirata nei territori dell’attuale Ucraina, lasciando sul terreno 86.000 caduti e un gran numero di prigionieri in mano ai sovietici. La tragica epopea dell'”Arm.I.R”. (Armata italiana in Russia, così era stato chiamato il corpo di spedizione) è stata ricordata anche con due famose opere letterarie, “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern e “Centomila gavette di ghiaccio”, di Giulio Bedeschi, oltre che dal film “Italiani brava gente” di Giuseppe De Santis.
Claudio Raffaelli