Il primo mezzo secolo di attività del Centro Pannunzio

Cerimonia per i 50 anni del Centro studi intitolato a Mario Pannunzio

Giornata importante, quella di ieri, per il Centro Pannunzio. C’erano da festeggiare i primi cinquant’anni dI attività e, ai soci, una semplice celebrazione deve essere sembrata insufficiente. Ecco allora il doppio appuntamento, presso la  Biblioteca Nazionale Universitaria per festeggiare la ricorrenza del 22 maggio 1968.

Il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci (a destra) con l’assessore regionale Giovanni Maria Ferraris, a sua volta presidente emerito della Sala Rossa

In quella data, Arrigo Olivetti, Mario Soldati e un gruppo di studenti universitari torinesi, per ricordare e omaggiare Mario Pannunzio, morto nel febbraio precedente, diedero vita al Centro. Ieri le celebrazioni, cui ha partecipato in rappresentanza della Città di Torino il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci, sono cominciate con il convegno “Mario Pannunzio, il significato delle sue scelte liberali, la sua eredità culturale e civile”, cui ha poi fatto seguito l’inaugurazione della mostra iconografica “Da Il Mondo di Pannunzio al Centro Pannunzio”. Al convegno, in realtà una tavola rotonda moderata da Anna Ricotti, sono intervenuti Dino Cofrancesco docente dell’ Università di Genova, Gerardo Nicolosi dell’ Università di Siena e Mirella Serri dell’Università di Roma, preceduti, nei loro interventi, dal saluto del vicepresidente del Centro Pannunzio, Pier Franco Quaglieni. Poco dopo ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra che, sono parole di Quaglieni, “vuole limitarsi ad attivare un interesse e a suscitare una riflessione”. Curata da Maria Grazia Imarisio e Diego Surace,  l’esposizione rappresenta uno spaccato delle attività di  Mario Pannunzio e dell’associazione a lui intitolata. Rimarrà aperta al pubblico fino al 16 giugno prossimo.

Marcello Longhin