Gli anni che iniziarono un nuovo modo d’intendere la disabilità. Un libro e un convegno

La copertina del libro

Gli anni che portarono a conclusione il decennio degli anni Settanta furono anche quelli che iniziarono un nuovo modo di interpretare il problema della disabilità. Anni in cui le lotte per il riconoscimento dei diritti e contro la discriminazione e l’emarginazione delle persone disabili, non vengono più delegate ma diventano impegno personale di coloro che quelle battaglie le vivono in prima persona. Anni in cui a Torino nasce il CAH, Coordinamento autogestione handicappati. Anni, dal 1976 al 1982, raccontati nel libro “La rivolta delle carrozzine”, presentato questo pomeriggio nelle sale del Polo del ‘900 dagli autori Piergiorgio Maggiorotti e Roberto Tarditi che tratteggiano quegli anni ricordando come l’esperienza del CAH sia nata come contrapposizione alle organizzazioni storiche: “pur riconoscendone i meriti, si voleva sottolineare la convinzione che le lotte per la rivendicazione dei diritti di chi era portatore di diversità, non dovevano essere delegate ad altri”. Non una storia della disabilità a Torino, ribadisce Maggiorotti ma, la storia di un gruppetto di persone che “tentarono di scalare il cielo”, partendo dalla propria realtà, con l’obiettivo di una felicità derivata dal farsi direttamente carico della costruzione del proprio mondo.
Organizzata dalla Commissione Diritti e Pari opportunità della Città di Torino, dal Coordinamento Para-Tetraplegici del Piemonte e dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap – FISH Piemonte onlus, la presentazione del libro è stata seguita dal dibattito sul tema: “La rivolta delle carrozzine – Un percorso di emancipazione per la realizzazione della vita indipendente”. Per iniziare la serata, Alessandro Bollo, direttore del Polo, ha fatto gli onori di casa, la vicesindaca Sonia Schellino ha portato il saluto della Città, Franco Lepore, disability manager del Comune, ha tratteggiato brevemente le competenze legate al suo ruolo. Durante il dibattito sono intervenuti, oltre agli autori del libro: Giampiero Griffo, delegato alla Commissione ONU sui diritti delle persone con disabilità, Paolo Heritier e Davide Petrini docenti dell’Università degli Studi di Torino, Antonio Castore, ex membro del CAH, che ha presentato l’esperienza di Valentina Alessandria, giovane disabile che sta portando avanti il suo percorso di indipendenza e autonomia.

Marcello Longhin