Food Pride, l’orgoglio di non sprecare il cibo

Recuperare il cibo invenduto e ridistribuirlo tra le persone più bisognose.

È la finalità del progetto Food P.r.i.d.e. (Partecipare, Recuperare, Integrare, Distribuire, Educare) presentato dalle coordinatrici Sonia Migliore e Giulia Farfoglia il 26 novembre 2019 nella seduta delle Commissioni VI, IV e III, presieduta da Federico Mensio.

È un’iniziativa promossa da un gruppo di enti no profit, guidati dall’associazione Eufemia, con il contributo della Compagnia di San Paolo (bando “Fatto per bene”), per promuovere buone pratiche per ridare dignità agli scarti di cibo.

La presentazione di Food Pride in Commissione.

In dieci mesi di attività – ha spiegato Sonia Migliore – sono state recuperate (e donate a 400 persone ogni settimana) 90 tonnellate di frutta, verdura e pane, in otto mercati di Torino (tra cui Porta Palazzo) e dell’area metropolitana, grazie anche al coinvolgimento di persone migranti, senza fissa dimora e con problemi psichici. Un modo per ridurre i rifiuti, ma anche e soprattutto per creare occasioni di socialità e inclusione, che presto potrebbero portare alla creazione di un’impresa sociale.

L’operazione però è anche culturale – come ha illustrato Giulia Farfoglia – e sono quindi stati organizzati incontri nelle scuole, convegni e iniziative per fare cultura contro lo spreco di cibo, per un totale di 200 ore di lezione.

A queste si aggiungono anche  diversi corsi di cucina, sia tradizionale che internazionale, per sfruttare al meglio quanto recuperato nei mercati e attivare percorsi di inclusione sociale e lavorativa rivolti a persone svantaggiate, che porteranno alla nascita del Food Pride Kitchen Lab. grazie al sostegno della Regione Piemonte.

Massimiliano Quirico