
La legalità e la percezione della sicurezza e della presenza delle mafie a Torino da parte degli operatori economici, con particolare attenzione ai fenomeni di estorsione, usura e corruzione, sono state oggetto di una ricerca, presentata nella seduta del 17 gennaio 2025 delle Commissioni Legalità e Terza, presieduta da Luca Pidello (PD).
Come ha spiegato il professor Rocco Sciarrone, docente di Sociologia delle mafie all’Università degli Studi di Torino, l’indagine, a cura del Dipartimento Cultura, politiche e società dell’ateneo, fa seguito a un prima ricerca effettuata tra commercianti e operatori economici sulla percezione delle mafie, promossa nel 2013 dalla Commissione Legalità del Comune di Torino.
L’attuale studio è stato condotto a Torino analizzando i risultati di un articolato questionario distribuito nel 2024 da volontari e volontarie dell’associazione Libera. Analoga ricerca è stata fatta anche a Napoli e a Firenze.
Sono stati contattati quasi 1.400 operatori economici, raccogliendo 412 risposte. Età media: 49 anni, 62% uomini. Anzianità lavorativa media: 21 anni.
Su Torino sono stati distribuiti 488 questionari e ne sono stati raccolti 218, in zone rappresentative individuate con la Camera di Commercio, in corso Giulio Cesare, a Porta Palazzo, in via Genova e in piazza Vittorio Veneto e vie limitrofe.
Gli imprenditori hanno segnalato una forte preoccupazione per la tenuta economica della propria attività, dichiarando una riduzione del fatturato negli ultimi anni e una difficoltà di accesso al credito.
Forte preoccupazione è stata espressa anche per i problemi di sicurezza e a Torino un operatore su tre ritiene il fenomeno dell’usura “abbastanza” o “molto preoccupante”.
Permane poi una scarsa fiducia nelle istituzioni politiche, nei partiti e nei sindacati, mentre aumenta quella nei confronti della scuola.
Va segnalato che oltre il 70% delle persone intervistate non conosce i benefici per le vittime di estorsione e usura. C’è poi paura nel denunciare, anche per sfiducia nei confronti delle istituzioni.
Maria Josè Fava dell’associazione Libera ha ricordato il servizio di accompagnamento alle denunce proposto dal suo ente e ha annunciato l’estensione dell’indagine anche in altre città italiane.
Nel dibattito in Commissione, Pierino Crema (PD) ha chiesto di approfondire il valore statistico della ricerca, dato l’alto numero di mancate riconsegne dei questionari. Ha quindi proposto di realizzare indagini periodicamente.
Per Pietro Tuttolomondo (PD) i fenomeni non vanno sottovalutati ed è necessario monitorare anche il gioco d’azzardo per contrastare il diffondersi dell’usura.
Ludovica Cioria (PD) ha ringraziato per il lavoro svolto e ha evidenziato la necessità di approfondire la tematica dell’usura, in particolare tra le piccole e medie imprese.
Occorre analizzare bene i risultati dell’indagine – ha detto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – soprattutto per quanto riguarda la corruzione.
Serve un’azione della Città per aiutare le vittime delle mafie, anche per fare comprendere i benefici per chi denuncia – ha affermato Ivana Garione (Moderati).
Anche per Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) sarebbe opportuno organizzare una campagna comunicativa per promuovere gli strumenti in favore delle vittime.
Secondo Anna Borasi (PD) sarebbe utile approfondire la questione della scarsa fiducia nelle istituzioni e lavorare sulla percezione di insicurezza.
Luca Pidello (PD) ha ribadito l’impegno della Città di Torino per il contrasto al gioco d’azzardo e alla corruzione.
L’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda ha rimarcato che va prestata grande attenzione alle mancate risposte al questionario e che serve aumentare la presenza delle Istituzioni, per non lasciare spazi alla criminalità organizzata e incrementare la fiducia.
Sicuramente ci sono problemi e disagi sociali in città, ad esempio per quanto riguarda l’usura, la droga e le “spaccate” – ha affermato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – e potrebbe essere utile fare una “mappatura” delle criticità presenti.
Massimiliano Quirico