1918-2018, il ricordo dei cinquemila torinesi caduti nella Grande Guerra

La cerimonia in piazza Castello

A pochi giorni dal centenario dell’armistizio tra Italia e Austria-Ungheria, che segnò la conclusione della Prima Guerra Mondiale sul fronte del Piave, autorità civili e militari hanno oggi inaugurato, in piazza Castello, una targa metallica in ricordo dei circa 5000 torinesi caduti nel conflitto. La targa è stata posizionata, a cura della Città di Torino in collaborazione con AssoArma, presso il monumento a Emanuele Filiberto  duca d’Aosta, sul lato della piazza rivolto verso via Po. Torino  la sua provincia pagarono a caro prezzo il loro contributo alla guerra, con un totale di circa quattordicimila morti, oltre a decine di migliaia di feriti e mutilati.

Lo scoprimento della targa commemorativa dei 5000 torinesi caduti nella guerra ’15-’18

Se la cripta del tempio della Gran Madre di Dio, realizzato dal Comune nel 1932, raccoglie i resti di 3.851 caduti, da oggi la targa di piazza Castello li ricorda idealmente tutti, proprio nel cuore della città. Alla cerimonia di questa mattina hanno preso parte delegazioni di varie Associazioni d’Arma, della Croce Rossa, dei Carabinieri e dell’Esercito Italiano. La Città di Torino è stata rappresentata da Fabio Versaci, presidente del Consiglio comunale e della commissione Toponomastica. Presenti all’inaugurazione della targa, anche l’assessore Sergio Rolando e il generale Franco Cravarezza, presidente di AssoArma.  Una delegazione della Polizia Municipale, con il  Gonfalone della Città di Torino decorato di medaglia d’oro al valor militare, e una rappresentanza in uniformi d’epoca (1° Arditi, 3° Alpini e Croce Rossa) hanno svolto la funzione di picchetto d’onore al momento dello scoprimento della targa, accompagnato dal canto corale dell’Inno di Mameli.

Claudio Raffaelli