Variazione di bilancio per emergenza, metro e manutenzioni

Veduta panoramica della città

Dopo la discussione avvenuta nella riunione della commissione Bilancio, sarà portata all’attenzione della Sala Rossa, e successivamente votata, la seconda variazione al piano finanziario 2020 di Palazzo Civico.
Nella riunione di questa mattina, presieduta da Marco Chessa, l’assessore Sergio Rolando e i funzionari hanno illustrato i contenuti del provvedimento, predisposto in tempi precedenti all’emergenza coronavirus, ma immediatamente aggiornato alla luce degli interventi del Governo per fronteggiare la situazione emergenziale.
La delibera iscrive così in Bilancio 400 mila euro, fondi previsti dal decreto del 17 marzo scorso (70 milioni per il territorio nazionale) che consentiva ai Comuni di procedere alla sanificazione di luoghi aperti al pubblico.
Tuttavia, il provvedimento, a parte le spese destinate all’emergenza, iscrive a bilancio gli 828 milioni assegnati a Torino per avviare i lavori della metro 2. Cinquanta milioni sono previsti per il 2020, 80 per il 2021, 150 per il 2022, 200 per il 2023 e a seguire il resto del finanziamento, fino al 2032.
Previste anche risorse per la manutenzione di alcuni edifici scolastici nonché per l’adeguamento dell’anagrafe di via Giulio e di Palazzo Civico alle norme antifortunistiche e di prevenzione incendi.
Nel corso della riunione, da parte dei consiglieri sono stati richiesti approfondimenti, nell’attuale contesto di emergenza, rispetto alla corresponsione dei canoni da parte di enti no profit, alla possibilità di differire alcune spese della Città al 2021, di quantificare i risparmi del Comune derivanti dallo smart working effettuato dal personale e sull’eventualità di intervenire a sostegno di canoni convenzionati.
Sarà affrontato, invece, in una Commissione ad hoc, il tema metro rispetto a tempistiche (relative anche al completamento della linea 1) e finanziamenti.
L’assessore Rolando ha annunciato che, per tutto il periodo di emergenza, considerato il susseguirsi di interventi del Governo, sarà necessario prevedere una variazione di bilancio a settimana.

Federico D’Agostino