Torino rende omaggio ai suoi Alpini della “Veja”

Foto di gruppo davanti a Palazzo Civico, al termine della cerimonia in Sala Rossa

Si è svolta questa mattina, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla sezione di Torino dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata nel 1920 e conosciuta anche come la Veja, essendo stata la prima struttura territoriale dell’ANA.

Il riconoscimento era stato unanimemente deliberato dall’assemblea elettiva di Palazzo Civico il 12 ottobre scorso, come ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, sottolineando come in cento anni di gli Alpini  della Veja non si siano mai tirati indietro, sempre rispondendo ‘presente’, in occasione del disastro del Vajont, dove accorsero tra i primi, poi nel Friuli, in Abruzzo, in Irpinia, nelle Marche sconvolti dai terremoti, a Firenze alluvionata, in molte altre occasioni. Senza contare, ha proseguito Sicari, la quotidiana attività di volontariato, come per le Olimpiadi invernali del 2006 o in sostegno dei piccoli pazienti dell’Ospedale Regina Margherita o degli ospiti del Cottolengo, fino all’opera di manutenzione costante del Parco della Rimembranza. Cento anni segnati dall’impegno a conservare e tramandare la memoria, aiutando i vivi per onorare i morti, ha concluso il presidente del Consiglio comunale rievocando le motivazioni della delibera di conferimento della cittadinanza.

La sindaca Chiara Appendino e il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari con il presidente della “Veja”, Guido Vercellino

Il vicepresidente nazionale dell’ANA, Marco Barmasse, ringraziando la Città di Torino per l’onore riservato all’Associazione ha rievocato i cento intensi anni di attività svolta dalla Veja, che anche durante la pandemia non ha interrotto le proprie attività, mettendosi anzi a disposizione per la gestione dell’emergenza sanitaria e non soltanto a Torino.

 La sindaca Chiara Appendino ha evidenziato il posto riservato agli Alpini nella memoria collettiva di questa città, di una regione che ha le montagne incise nel proprio stesso nome, del Paese intero. Degli Alpini oltre ai sacrifici in guerra, ha detto Appendino, bisogna ricordare le missioni di pace e di protezione civile. Il patrimonio di storia e tradizioni, di solidarietà degli Alpini è portato avanti dall’ANA e dai suoi soci. Questo riconoscimento è un ringraziamento per ciò che avete fatto mettendovi a disposizione degli altri, ha concluso Appendino, ricordando che quando si lavora per la comunità ci si mette da parte in favore del bene collettivo. Ogni volontario sottrae del tempo alla famiglia, agli amici, e questo aumenta il valore del suo gesto.

Infine, il presidente della Veja, Guido Vercellino, rinnovando il ringraziamento alla Città ha dichiarato l’impegno dell’ANA nel cercare di essere all’altezza dell’eredità delle generazioni precedenti da essa incarnata.

Claudio Raffaelli