To-Bike, un servizio in difficoltà che prova a ripartire

Il servizio di bike sharing To-Bike è stato fortemente compromesso nell’ultimo anno, soprattutto a causa di atti vandalici, ma ci auguriamo possa presto ripartire”.

Lo ha affermato l’assessora ai Trasporti Maria Lapietra nella seduta del 15 gennaio 2021 delle Commissioni Seconda, Sesta, Servizi pubblici locali e Prima, presieduta da Roberto Malanca.

Lapietra ha infatti spiegato di aver chiesto alla società Comunicare che gestisce il servizio un cronoprogramma per fare ripartire il servizio e che le è stato presentato un “ottimo programma di ripartenza”. La convenzione – ha aggiunto – scade a ottobre 2021, ma potrebbe essere prorogata a causa della pandemia. Il prossimo bando poi riguarderà un ambito più vasto di Torino, comprendendo anche i Comuni della cintura.

In Commissione, Gianluca Pin direttore commerciale della società Comunicare ha confermato un attacco molto forte al servizio, con distruzione e danneggiamenti di biciclette e stazioni. Nelle prossime settimane alcune stazioni verranno quindi chiuse per poterle riattivarle, cercando di contenere gli atti vandalici.

Verranno riaperte 147 stazioni, con 1.300 biciclette nuove, con un rilancio progressivo del servizio. Alcune stazioni verranno rimosse, spostate e migliorate per avere un servizio di bike sharing “di alto livello” – ha chiarito.

Le prime venti stazioni verranno riaperte il 15 febbraio. Ogni mese saranno poi riattivate altre 20-25 stazioni. Non ci saranno però aumenti tariffari: sarà sempre disponibile l’abbonamento annuale a 25 euro, con ogni primo viaggio sotto la mezz’ora sempre gratuito. Gli attuali contratti verranno inoltre prorogati gratuitamente per tre mesi. Ci saranno poi anche abbonamenti mensili a 10 euro, sempre con mezz’ora gratuita e comprensivi di 3 euro di ricarica. Ai vecchi abbonati del 2019 e 2020 ora non più abbonati sarà offerto un mese gratuito.

Nel dibattito in Commissione, la consigliera Federica Scanderebech (Forza Italia), ha chiesto di velocizzare i tempi per riattivare To-Bike e di rimediare così a quello che ha definito un fallimento per un’Amministrazione che aveva puntato molto su questo servizio.

Occorre intervenire ora per dare continuità al servizio – ha detto Viviana Ferrero (M5S), che ha chiesto anche se ci siano state intimidazioni e se ci siano denunce in corso per un’azione così sistematica di vandalismo.

Bisogna lavorare per rendere il bike sharing un’alternativa credibile ai mezzi di trasporti privati – ha affermato Enzo Lavolta (PD) – ma occorre intervenire per rendere il servizio più sostenibile dal punto di vista economico, magari con uno sponsor. Damiano Carretto (Misto di Minoranza) ha chiesto maggiori informazioni sui costi di esercizio e di valutare la possibilità di affidare il servizio a Gtt o di creare una società partecipata sia dal pubblico che dal privato per la gestione del bike sharing.

Augurandosi che il servizio riparta completamente, Federico Mensio (M5S) ha chiesto ragguagli sugli atti vandalici in altre città e se se sia ancora conveniente avere un servizio basato su stazioni, mentre Roberto Malanca (M5S) ha chiesto come sia mutuato lo scenario di business.

Anna Biraghi della Consulta della mobilità ciclistica ha suggerito di monitorare con telecamere le stazioni di noleggio e di estendere il servizio di bike sharing alle future stazioni della linea 2 della metropolitana.

Nel ringraziare per l’attenzione al servizio, Gianluca Pin ha spiegato che sono stati ridisegnati i sistemi di aggancio delle bici per renderli più sicuri e che ogni bici avrà bulloni anti-effrazione. Ha quindi dichiarato che non ci sono state pressioni malavitose, ma che sono comunque state fatte diverse denunce ed esposti in Procura, e ha auspicato maggiori controlli della Polizia Municipale, che in passato aveva personale dedicato ai furti delle bici. Ha quindi ribadito le potenzialità del servizio e i vantaggi delle stazioni rispetto al free floating.

Massimiliano Quirico