Manutenzione straordinaria delle scuole, due milioni e una nuova app

L'esterno di una scuola torinese

I lavori di manutenzione straordinaria nelle scuole sono da anni in corso, e sul portale della Città di Torino (www.comune.torino.it/servizieducativi) sono pubblicati quelli già finanziati e attivati nel triennio 2015-2017, una parte dei quali stanno per terminare. L’elenco dei prossimi interventi da effettuare sarà disponibile tra alcuni giorni. Il Comune ha già deliberato, a fine ottobre, la spesa di 2 milioni di euro per quattro lotti di lavori che comprenderanno i quadranti Nord, Sud, Est e Ovest (il principale, da 650mila euro) della città, ognuno corrispondente a un lotto di lavori assegnato ad un’unica ditta. Il bando per l’assegnazione degli appalti sarà avviato a fine anno, appena reso disponibile il finanziamento. Nel caso specifico del nido di piazza Cavour, che dopo la chiusura per ragioni di sicurezza prevede uno degli interventi più rilevanti, i lavori (compresi nell’appalto per il settore Ovest) potrebbero partire tra maggio e giugno del 2019: a parere degli uffici tecnici comunali, il cantiere potrebbe terminare in tempo per l’apertura del nuovo anno scolastico 2019-2020. Questo, in sintesi, è ciò che è stato prospettato questa mattina ai consiglieri e consigliere della V commissione Istruzioni, riuniti sotto la presidenza di Daniela Albano con l’assessora Federica Patti e i responsabili tecnici dell’edilizia scolastica.

Attività in un asilo

Proseguono intanto le verifiche statiche sugli ottocento edifici di proprietà comunale, scuole comprese. A breve verrà utilizzata una scheda predisposta dal Politecnico, che consentirà criteri di valutazione omogenei, collegata a una nuova app in grado di effettuare in automatico alcune elaborazioni di base. La scheda sta per essere testata sui primi dieci edifici. Entro il 2019, potrebbe essere completato l’esame di tutti gli stabili interessati

I tempi per il completamento programma di manutenzione straordinaria del patrimonio edilizio comunale non sono brevi, hanno spiegato gli uffici tecnici, anche per i tempi lunghi con i quali gli indispensabili fondi statali, anche se già stanziati per il triennio 2018-2020, vengono poi effettivamente erogati.

Claudio Raffaelli