L’impegno della Città per la raccolta del vetro

Sei di coccio? Il vetro è un’altra cosa, è lo slogan della campagna d’informazione messa in campo da Co.Re.Ve, il Consorzio per il recupero del vetro, per conto della Città di Torino e di Amiat con lo scopo di sensibilizzare i titolari dei locali della ristorazione, sulla necessità di praticare correttamente la raccolta differenziata del #vetro.

Per spiegare il senso dell’iniziativa e fornire i dati riferiti al primo periodo di sperimentazione, questa mattina in commissione #Ambiente, invitati dal presidente Federico Mensio, sono intervenuti alcuni dei soggetti coinvolti a vario modo nell’operazione. Massimiliano Avella per Coreve e il presidente di Amiat, Christian Aimaro, in particolare, hanno sottolineato la buona riuscita del progetto che ha coinvolto un migliaio di utenze nel periodo delle festività natalizie dello scorso anno: “momento in cui maggiore è lo stress per chi lavora nei locali della #ristorazione e maggiore il rischio di rotture di piatti, bicchieri, tazzine”, hanno spiegato. Lo scopo principale è quello di separare il vetro dai materiali che “somigliano ma non sono vetro”, quali appunto la ceramica, presenti in grande quantità sulle nostre tavole.

I locali invitati a partecipare attraverso una campagna di sensibilizzazione studiata per l’occasione, grembiuli, locandine, borse, adesivi, hanno rappresentato una percentuale significativa, circa un quarto, sul totale di quelli torinesi, nell’area del centro città compresa fra il Po, corso Regina Margherita e corso san Maurizio, corso Inghilterra e corso Principe Oddone, corso Vittorio Emanuele II. E’ stato infine Diego Pugliè di REA, Ricerca Energia Ambiente, società deputata alla raccolta dei dati, a fornire ai consiglieri i dettagli dell’iniziativa che ha portato, nell’arco dei mesi di dicembre 2019 e gennaio, febbraio 2020, alla significativa riduzione del 40% circa di impurità presenti nel vetro raccolto dai locli aderenti all’operazione. Dati che hanno convinto Amiat a proseguire l’iniziativa, appena la situazione legata alla pandemia in corso lo permetterà, allargando il perimetro dei locali coinvolti e pensando ad un prossimo intervento anche sulla raccolta #differenziata domestica.

Marcello Longhin