La Sala Rossa contro il colpo di stato e la repressione in Myanmar

2013: Auung San Su Kyi , leader della Lega nazionale per la democrazia, in Sala Rossa per ricevere la cittadinanza onoraria di Torino

Il Consiglio comunale esprime unanimemente la propria solidarietà con il popolo del Myanmar (già Birmania) e le sue istituzioni democratiche, condannando il colpo di stato militare che ha impedito l’insediamento del nuovo parlamento e del governo eletto, operando numerosi arresti e reprimendo con la violenza le manifestazioni di protesta.

L’assemblea di Palazzo Civico ha approvato oggi un ordine del giorno promosso da Stefano Lo Russo (PD) e presentato in aula da Enzo Lavolta (PD), che invita il governo italiano a chiedere l’immediata sospensione di ogni azione repressiva nei confronti delle pacifiche manifestazioni di protesta per il colpo di Stato. Il testo approvato chiede inoltre al nostro governo di reclamare il rilascio immediato e incondizionato del presidente U Win Myint, della leader della  LND-Lega nazionale per la democrazia Aung San Suu Kyi (cittadina onoraria di Torino dal 2013) e di tutti i parlamentari, membri dell’esecutivo, attivisti, giornalisti, monaci e cittadini inermi arrestati dalla giunta militare birmana.

Si chiede inoltre al governo italiano, in sintonia con l’Unione Europea, di impegnarsi per la revoca di ogni misura di blocco delle comunicazioni e delle connettività e per la promozione di ogni iniziativa utile al ripristino della legalità democratica, sostenendo le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Si reclama inoltre il pieno accesso al territorio del Myanmar per gli osservatori internazionali, anche in relazione alle accuse di genocidio nei confronti di minoranze etniche del Paese.

Federica Scanderebech (FI) ha espresso il sostegno del suo gruppo al documento, mentre Cinzia Carlevaris (M5S) ha illustrato alcuni emendamenti – anch’essi approvati – che ricordano le accuse di genocidio ai danni della minoranza musulmana Rohinghya antecedente al colpo di stato, tragedia sulla quale deve essere fatta luce. Marina Pollicino (Connessione civica) ha poi sottolineato la debolezza della politica estera italiana sulle violazioni dei diritti umani, mentre Silvio Magliano (Moderati) ha ricordato l’importanza di schierarsi senza esitazione a fianco del popolo birmano, cosa sulla quale ha concordato anche Francesco Tresso (Lista Civica per Torino).

Claudio Raffaelli