Il Csi Piemonte e le sfide del Covid-19

Nella seduta del 27 novembre 2020 delle Commissioni Smart City e Prima, presieduta da Enzo Napolitano, sono stati auditi i vertici del Csi Piemonte sulle attività svolte quest’anno e sull’impatto dell’emergenza sanitaria sullo stato di attuazione del piano operativo 2020 in funzione del piano triennale e sull’arrivo di nuovi consorziati.

L’incontro, richiesto dal consigliere Aldo Curatella (Misto di Minoranza – Azione) è stato introdotto dall’assessore all’Innovazione Marco Pironti, che ha spiegato come le attività definite lo scorso dicembre siano state in gran parte riviste. Ringraziando il Consorzio per la grande disponibilità dimostrata in questi difficili mesi, Pironti ha quindi spiegato che ora l’obiettivo è rendere strutturali molti degli interventi effettuati in occasione della pandemia di Covid-19.

Pietro Pacini, direttore generale del Csi ha poi illustrato il piano strategico dell’azienda, che in questi ultimi mesi ha riorganizzato i contact center, ha esteso le attività e i sistemi di smart working e ha continuato a sviluppare software open source. È stata completata la migrazione degli applicativi informatici di 400 Comuni piemontesi sul cloud Nivola del Csi e lo stesso si sta facendo per le aziende sanitarie piemontesi. Per quanto riguarda la ricerca, invece, l’obiettivo è sviluppare l’intelligenza artificiale nelle Pubbliche Amministrazioni.

Dal 2018 al 2020, la produttività è aumentata del 9% e sono anche state fatte 17 assunzioni, con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale. Sono state complessivamente 47 le assunzioni dal 2018 al 2020 (a fronte però di 75 cessazioni).

Per quest’anno – ha aggiunto – c’è una previsione di 134 milioni di euro di valore della produzione (su 135 previsti), con una crescita di 10 milioni di euro dal 2018 al 2020. Attualmente, i soci del consorzio sono 126. Nel 2020 sono stati siglati accordi anche con le Città Metropolitane di Roma e Milano.

Le attività legate al Covid – ha spiegato Pacini – hanno richiesto investimenti per 3,5 milioni di euro (318 mila euro sono stati spesi dalla Città di Torino).

Una grande flessibilità organizzativa e capacità di ri-orientare gli obiettivi hanno permesso di reagire prontamente di fronte all’emergenza Covid-19 – ha concluso la presidente del Csi Letizia Maria Ferrarisconfermando le capacità di innovazione e velocità di intervento del consorzio, oltre a una grande attenzione alla protezione dei dati e alla promozione della cultura digitale.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Federico Mensio (M5S), nel complimentarsi con gli amministratori del Csi per le attività svolte, ha chiesto ulteriori sforzi sull’open source per il lavoro agile, mentre Aldo Curatella (Misto di minoranza – Azione) ha ribadito la necessità di implementare la didattica a distanza e i servizi anagrafici.

Massimiliano Quirico