Sperimentazioni durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile della cosiddetta “via universitaria”

Riceviamo dalla Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico e pubblichiamo:

Dal 16 al 22 settembre 2017 si svolgerà – come ogni anno – la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Come sempre, molti sono gli eventi che la caratterizzeranno, ma la Consulta vuole porre attenzione in particolare alla pedalata che si svolgerà il 21 settembre, e che è stata organizzata dagli studenti universitari sulla “loro” pista, quel tratto di strada, cioè, che collegando i quartieri di San Salvario e Vanchiglia attraversando il centro, ha lo scopo di collegare varie sedi universitarie sino al Campus Luigi Einaudi.

L’Amministrazione ha deciso, con questo intervento, di intraprendere un cambio di passo rispetto al passato, e ci auguriamo che questo non si dimostri un caso isolato, ma che rappresenti veramente un cambiamento di approccio nei confronti della ciclabilità e della moderazione del traffico, e come Consulta faremo tutto ciò che ci è consentito per stimolare proficuamente l’Amministrazione affinché questo avvenga.

La Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico propone le seguenti Linee Guida:

  • se questo tratto di strada deve essere considerato “via universitaria”, perché pensata in particolare per favorire gli spostamenti degli studenti tra le facoltà scientifiche e il Campus Luigi Einaudi, allora riteniamo che il progetto non debba terminare nell’area posta a nord di Corso Marconi, altrimenti rimarrebbero tagliate fuori molte sedi universitarie (dipartimenti di Scienze della Terra, Fisica, Chimica, Scienza e Tecnologia del Farmaco, Neuroscienze, Polo Biologico / Scuola di Medicina, aule studio di via Michelangelo e via Giuria, Ospedale Molinette), escludendo quindi molti studenti dal suo beneficio.
  • non è una pista ciclabile, ma una strada condivisa tra utenti differenti (in particolare, automobili e bici), e questo è coerente con le nostre richieste, il potersi muovere liberamente anche in bici su quelle strade che essendo “di quartiere”, devono indurre le automobili a muoversi con velocità ridotte, atte a consentire anche agli altri utenti di poterle usare in sicurezza, però riteniamo che non sia sufficiente (per quanto sia necessario), porre una più che visibile segnaletica con il logo limite 30, senza prendere in considerazione altri accorgimenti che impediscano agli automobilisti di procedere con velocità inadeguate.

La Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico della Città di Torino, crede che per poter realizzare una città realmente ciclabile, sul modello di molti esempi esteri, sia necessario anche un cambiamento culturale, che può avvenire solo con una forte spinta dal basso, ed è per questo che vi invitiamo a partecipare alla pedalata organizzata dagli studenti universitari, ma soprattutto a continuare ad utilizzare questa strada anche dopo, per quello che deve essere: uno spazio condiviso e usufruibile da tutti.

Samuele Bavuso
presidente Consulta della Mobilità Ciclistica e della
Moderazione del Traffico
Città di Torino