Parità di genere nei cda, c’è ancora da lavorarci

Sul terreno dell’equilibrio di genere negli incarichi nelle società partecipate, la Città di Torino ha lavorato molto, anche se si è lontani dall’aver ottenuto un rapporto di 1:1 tra uomini e donne.
Così, se nei seggi dei Collegi dei sindaci e dei revisori dei conti delle società partecipate riservati al Comune, siedono in numero perfettamente pari uomini e donne (20 e 20), per gli analoghi organismi in Enti, Associazioni e Fondazioni i maschi prevalgono nettamente essendo 9 su 11.
Ma volendo un dato più generale, su 129 persone nominate da Palazzo civico ed attualmente in carica nei vari organi dirigenti di società, enti e via dicendo, le donne sono complessivamente poco più di un terzo, il 37% circa.
I dati sono stati forniti dall’assessore Marco Giusta nel corso della riunione odierna della commissione Diritti e Pari opportunità,
(in seduta congiunta con le commissioni Cultira e Controllo di gestione) presieduta da Cinzia Carlevaris. Il tema era stato suggerito da un’interpellanza presentata nei giorni scorsi dalla consigliera Maria Grazia Grippo. L’assessore Giusta ha sostenuto la necessità di lavorare, anche attraverso la rete regionale “Più donne nei cda” e in collaborazione con gli ordini professionali, affinché aumenti, in occasione dei prossimi bandi per assegnazioni di incarichi il numero di curriculum provenienti da donne. Questo perché, ad ogni richiesta di candidature per incarichi in enti o società partita dal Comune, fa seguito l’arrivo di un numero di curriculum al maschile sproporzionato rispetto al totale. Parimenti, l’assessore ha informato i consiglieri e consigliere dell’intenzione dell’amministrazione comunale, fatti salvi i necessari requisiti, di tendere ad un rapporto di 2:1 in favore del genere femminile nelle future nomine, per favorire il riequilibrio di genere. La consigliera Grippo ha proposto in incontro in commissione con esponenti del progetto “Più donne nei cda” e ha inoltre chiesto un quadro più dettagliato degli attuali organigrammi: richiesta reiterata anche dal consigliere Enzo Lavolta, il quale ha sottolineato come ad oggi non si siano ancora raggiunti i risultati auspicati e ricordato come si prospetti una nuova tornata di nomine.
Da parte sua, il consigliere Raffaele Petrarulo ha ipotizzato che in futuro si possa procedere all’ estrazione a sorte tra le candidature risultate in linea con i requisiti professionali e curriculari richiesti, con attenzione agli equilibri di genere, per ridurre il contenuto discrezionale delle scelte effettuate.
La commissione ha inoltre approvato una proposta di ordine del giorno, che sarà messa ai voti in occasione della prossima riunione del Consiglio comunale, con il quale si chiede all’Ufficio scolastico regionale una più capillare e puntuale applicazione delle norme emanate dal MIUR in materia di linguaggio inclusivo e non discriminatorio, a partire dalla comunicazione istituzionale dei vari istituti.

Claudio Raffaelli

(Nella foto, un’opera di Salvador Dalì)