Nuove generazioni e terrorismo, un progetto Cesedi per prevenire la radicalizzazione

Come intervenire sui giovani, prima che vengano coinvolti da fenomeni di radicalizzazione politica e ideologica, che potrebbero anche sfociare in atti di terrorismo?

Dal 2015, su impulso della Commissione Legalità del Comune di Torino, allora presieduta da Fosca Nomis, è stato avviato un progetto rivolto a docenti e studenti delle scuole torinesi, all’epoca finanziato dal Consiglio regionale del Piemonte.

L’esperienza è continuata con successo e il 9 ottobre Luca Guglielminetti, Claudio Vercelli e Stefano Remelli, referenti dell’iniziativa, hanno fatto il punto sul progetto in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Legalità, IV e V, presieduta da Carlotta Tevere, alla presenza dell’assessore ai Diritti Marco Giusta.

La presentazione in Commissione.

Si tratta di un breve corso gratuito denominato “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente” – ha spiegato Guglielminetti – rivolto agli istituti secondari di primo e secondo grado, promosso dalle associazioni Coreis (Comunità Religiosa Islamica), Asai (Associazione di Animazione Interculturale) e Lba (Leon Battista Alberti), con il contributo della Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’offerta formativa del Cesedi (Centro Servizi Didattici) della Città Metropolitana di Torino.

L’obiettivo è quello di favorire una cultura della legalità, in particolare tra i “nuovi cittadini”, contrastando la propaganda e sfatando stereotipi e luoghi comuni, come quello che quello che considera il terrorismo insito nelle religioni.

L’assessora Giusta ha confermato l’impegno della Città nel prevenire ogni forma di radicalizzazione e ha annunciato che verrà presto varata una delibera per avviare un tavolo istituzionale sui vari terrorismi (ora si tengono solo riunioni informali), che coinvolga forze di polizia, magistratura, mondo accademico, associazioni e società civile.

Massimiliano Quirico