Nuove audizioni e la proposta di una Carta dei diritti culturali per promuovere la candidatura a Capitale della cultura

Proseguono gli approfondimenti in merito alla proposta di candidare Torino a Capitale europea della cultura per il 2033, così come stabilito dalla mozione che è stata approvata l’11 maggio 2020 dal Consiglio Comunale.

Dopo il primo incontro del 3 giugno 2020, il confronto con le Circoscrizioni del 1° luglio 2020 e l’audizione del 26 agosto 2020 delle Case del quartiere e dei Centri di protagonismo giovanile, la Quinta Commissione consiliare ha ascoltato le proposte di altre associazioni nella seduta del 9 settembre 2020.

In particolare, Arci Torino ha auspicato un’ampia condivisione con i vari attori del territorio, per portare avanti la candidatura anche a livello popolare, tra i circoli e tra gli studenti e le studentesse universitari.

Occorre inoltre supportare le iniziative, i festival e i percorsi legati al cinema, secondo Aiace, e sollecitare ulteriormente a collaborare l’associazionismo culturale e sportivo, secondo Aics Torino.

Sono utili il contributo e la partecipazione attiva di tutti e tutte, per l’assessorato alla Cultura e per i commissari e le commissarie della Commissione, al fine di plasmare la futura identità della città e ricostruire relazioni tra persone, spazi culturali e istituzioni, mappando ciò che esiste oggi e ciò che si vorrebbe realizzare in futuro.

L’idea è di coinvolgere sia la cultura “alta” che quella “popolare”, dando spazio anche alle scuole, a cominciare da quelle primarie.

Potrebbe anche essere formulata una Carta dei diritti culturali, sul modello della Carta di Roma 2020.

Massimiliano Quirico