Nuova vita per l’ex stazione di Cavoretto? Il dibattito continua

La struttura della ex stazione dell'ovovia di Italia '61

Si continua discutere sul progetto di recupero dell’ex stazione dell’ovovia di Italia ’61 a Cavoretto, la piccola stazione che durante l’esposizione universale del 1961 (ideata per festeggiare il centenario dell’unità d’Italia) collegava il Parco Europa con la zona dell’Expo.
I Consiglieri comunali di tre Commissioni (Urbanistica, Ambiente e Bilancio) hanno visto oggi pomeriggio quello che resta della struttura inutilizzata dalla fine della manifestazione del ’61. Occorrerebbe una riqualificazione radicale, hanno spiegato gli architetti di M3LAB ideatori di una “suggestione progettuale” presentata nei mesi scorsi alla Città con la quale è in corso l’iter amministrativo per trasformare l’idea in un progetto compiuto.
Negli spazi interni del salone circolare al piano terreno della struttura (ampio 160 mq) dovrebbe essere costruita una sala polivalente, per lo svolgimento di diverse funzioni; un desiderio espresso più volte anche dai volontari che si occupano del parco e dal centro d‘incontro di Cavoretto. Uno spazio dove realizzare i ritrovi dell’Estate ragazzi e la base per eventi sportivi e delle feste e diventare una “casa del parco” che potrebbe aiutare a rivalutare la porzione di collina.
Il progetto ipotizza anche una terrazza da costruire ex novo, ma intanto occorrerà sistemare la struttura e si pensa occorrano almeno 300mila euro di spese.
Durante l’Expo dall’attuale zona della Scuola di Amministrazione Aziendale scorrevano 61 piccole cabine biposto a 10 metri dal suolo; vi erano 118 metri di dislivello tra la stazione di partenza e quella di arrivo, in un percorso lungo 871 metri per una funivia amica dell’ambiente, alimentata ad energia elettrica.

(r.t.)