Nastro Azzurro, la memoria dei decorati al valor militare

L’Istituto del Nastro Azzurro ha ricordato oggi i decorati di tutte le Armi, con una funzione religiosa svoltasi nella Real Chiesa di San Lorenzo. A celebrare la messa è stato don Francesco Decio, nipote di Carlo E. Cacherano d’Osasco, comandante in seconda dell’incrociatore Trento, affondato nel 1942. Nel corso dell’omelia, è stato ricordato dal sacerdote l’impegno nel mantenere la pace e la sicurezza profuso oggi dalle Forze Armate italiane nel mondo. Il consigliere Silvio Magliano, che ha preso parte all’iniziativa in rappresentanza della Città di Torino, ha voluto sottolineare “l’importanza della memoria e dei valori rappresentati da persone che hanno dedicato abnegazione e coraggio al loro Paese. Persone che oggi si ritrovano qui, insieme, per stringersi proprio intorno a quei ricordi e a quei valori”. In chiesa, oltre ai labari delle Associazioni d’Arma ed ex Combattentistiche, era presente anche il Gonfalone di Torino, decorato di Medaglia d’oro al valor Militare per il ruolo svolto dalla città nella Resistenza.

Claudio Raffaelli