Museo dell’Automobile, cambia il contratto per il personale di custodia e biglietteria?

E’ in discussione al Museo dell’Automobile di Torino il futuro di circa venticinque lavoratori prossimi alla sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro. Si tratta del personale addetto alla biglietteria e alla custodia del Museo dell’Automobile (giovani diplomati e laureati, con conoscenza di due lingue straniere) che nelle prossime settimane dovrebbe siglare un nuovo contratto con la nascente Associazione temporanea d’impresa tra Società Cooperativa Cultura e Rear Società Cooperativa.
Nel corso dei lavori a Palazzo Civico della III e della V Commissione consiliare, i vertici del Mauto hanno spiegato come a seguito del dispositivo di sentenza del TAR Piemonte dello scorso marzo è stata confermata la legittimità dell’aggiudicazione disposta dal Museo, l’imminente stipula del nuovo contratto e l’assunzione dei lavoratori attualmente impiegati dalla Cooperativa Socioculturale.
I timori evidenziati dalle Rsu riguardano l’ipotetico futuro inquadramento dei lavoratori – specie del personale addetto alla custodia – nel contratto nazionale di lavoro ‘Imprese di vigilanza e Servizi fiduciari’ e il conseguente ribasso delle retribuzioni di oltre il 10 per cento (e di alcuni diritti come il pagamento della mutua nei primi tre giorni di malattia) rispetto all’attuale assunzione con il contratto ‘Multiservizi’.
“E’ inverosimile che in una metropoli europea quale è Torino – ha detto il rappresentante della Filcams Cgil – che ambisce ad essere una delle capitali culturali internazionali, si permetta di inquadrare dei giovani qualificati che lavorano nei nostri Musei con contratti che di qualificante non hanno nulla. Pensiamo che le istituzioni torinesi non possano avallare scelte che, mentre si punta a qualificare l’immagine culturale cittadina, vadano a discapito della dignità, dei diritti e del taglio del costo del lavoro a danno di giovani lavoratori, a cui poi si chiedono competenze e qualità nel servizio.”
Ancora oggi non è certa la proposta finale dei nuovi appaltatori; i vertici del Museo si sono detti fiduciosi di poter tutelare le condizioni contrattuali vigenti e avviare la nuova gestione del servizio già il prossimo 1° maggio.

(R.T.)