“Linguaggio di genere, più impegno nella comunicazione scolastica”

Il provvedimento,  presentato da Cinzia Carlevaris e altri consiglieri e consigliere di M5S e PD, attendeva da tempo di essere sottoposto al voto: per una felice casualità, il suo turno è arrivato proprio in occasione dell’Otto Marzo. Con 25 voti, l’assemblea elettiva di Palazzo Civico ha approvato la proposta di ordine del giorno che invita l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) ad attivarsi per il rispetto delle linee guida ministeriali sul corretto uso del genere nel linguaggio amministrativo. Una comunicazione corretta, sottolinea l’atto, è opportuna “non solo per rispetto dell’indirizzo del MIUR, ma soprattutto come adesione ad un progetto culturale che miri al contrasto delle varie forme di discriminazione”. Inoltre, afferma il documento, “la lingua è uno dei più importanti sistemi simbolici a nostra disposizione e le Istituzioni hanno da tempo riconosciuto che il linguaggio possa veicolare discriminazioni e stereotipi”.

L’ordine del giorno rievoca il protocollo d’intesa fra Città di Torino e USR del 18 ottobre 2017, per la diffusione della cultura dell’uguaglianza, il contrasto ad ogni forma di discriminazione e per la promozione delle pari opportunità. Alla luce di questo, rileva la sinora limitata adozione delle suddette linee guida ministeriali nel linguaggio amministrativo da parte delle scuole del territorio, come emerge dalla lettura di piani di offerta formativa, curricula disciplinari, circolari, siti web e comunicazione istituzionale di molti istituti.

L’Ufficio Scolastico Regionale è quindi invitato a “sensibilizzare gli Istituti scolastici sull’importanza dell’adozione del linguaggio non discriminante e a diffondere la conoscenza delle Linee Guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo del MIUR (D.M. 137 del 20 febbraio 2018)”, sollecitandone e supportandone l’adozione.

Claudio Raffaelli