Emergenza abitativa: il Consiglio comunale chiede al Governo risorse economiche

La Sala Rossa ha approvato, nel pomeriggio, due diversi ordini del giorno, presentati dalle consigliere Eleonora Artesio (Torino in Comune) e Federica Scanderebech (Forza Italia), riguardanti l’emergenza abitativa. I provvedimenti invitano Sindaca e Giunta ad attivarsi presso Governo e Parlamento con l’obiettivo di inserire nella programmazione dell’utilizzo del Recovery fund una adeguata voce di bilancio per raggiungere almeno 15 miliardi di euro (in cinque anni) necessari a definire un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica che permetta di aumentare la disponibilità di alloggi a canone sociale. Per raggiungere tale somma le consigliere suggeriscono di utilizzare non solo le risorse di “Next generation UE” e dei Fondi strutturali 2021-27, ma anche i 970 milioni di euro stanziati nel 1978 all’interno del capitolo ex Gescal di Cassa depositi e prestiti e non ancora utilizzati. Nelle dichiarazioni delle consigliere il Recovery fund può diventare lo strumento per recuperare il divario che vede l’Italia scontare un deficit strutturale di alloggi a canone sociale, che rappresentano il 3,7% di edilizia residenziale pubblica a fronte della media europea che si attesta al 16%, senza però diventare occasione di cementificazione del territorio ma consentendo il recupero di immobili pubblici e privati abbandonati al degrado, diventando così strumento di riqualificazione del tessuto urbano. I due documenti sottolineano poi come i danni provocati dall’emergenza sanitaria abbiano accentuato gli effetti della crisi economica e ricordano le 650mila famiglie inutilmente inserite nelle graduatorie per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica su tutto il territorio nazionale, le 600mila famiglie che nei mesi scorsi hanno chiesto contributi per l’affitto mai arrivati o distribuiti con importi insufficienti, le centinaia di migliaia di famiglie con sfratto ed i relativi proprietari coinvolti nella crisi del sistema. L’ordine del giorno di Scanderebech invita inoltre l’Amministrazione a chiedere al Governo procedure semplificate per gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica, derogando alle regole del Codice degli Appalti, per dare una risposta rapida sia all’emergenza abitativa sia al rilancio del settore edile, comparto determinante per l’economia del Paese. L’ordine del giorno di Artesio è stato approvato con 27 voti favorevoli e 2 astenuti, quello di Scanderebech con 3 voti favorevoli e 20 astenuti.

Marcello Longhin