Donne, tra conflitti, migrazione e mediazione culturale

Le donne fantasma di Kabul (dove la guerra, dal 1979 oggi, sembra non finire mai) costrette a recarsi in un parco chiuso e a loro riservato per potersi scoprire viso e capelli in libertà. La signora romena, immigrata in Italia, che acquista un appartamento e subito si vede convocata in commissariato per spiegare come abbia potuto permetterselo. La ragazza peruviana fuggita dalla guerra civile che, con ostinata determinazione, dopo anni di lavoro diventa un’apprezzata chef sotto la Mole. Un universo di discriminazione, ma anche di coraggio, di capacità imprenditoriale e di resistenza allo sconforto, di integrazione e solidarietà femminile. Tante le storie raccontate, nel corso del convegno “Donne, dai conflitti alle migrazioni”, organizzato a Palazzo Civico, mercoledì 20 marzo,  dalla Consulta femminile della Città di Torino, presieduta da Silvana Ferratello. In sala, tra gli altri, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Enzo Lavolta, la presidente della commissione Pari opportunità Marina Pollicino e l’assessore Marco Alessandro Giusta.

Claudio Raffaelli