Discoteche e pandemia: le prime a chiudere e le ultime a riaprire

Le discoteche sono posti nei quali ci si diverte, ma oltre ad avere rilevanza sociale rappresentano il pane quotidiano di molte persone: titolari, artisti, tecnici, addetti alla somministrazione di bevande e cibi… per non parlare dei fornitori. Tra le prime attività ad aver dovuto chiudere i battenti di fronte alla necessità di contenere il contagio da Covid-19, discoteche e sale da ballo sono ferme da fine febbraio e lo sono rimaste anche in questo primo periodo di “fase 2”.

Proprio su questo tema le commissioni Lavoro e Cultura hanno svolto questa mattina, in videoconferenza, una seduta congiunta presieduta da Andrea Russi, nel corso della quale hanno esaminato una proposta di mozione presentata da Federica Scanderebech (Gruppo misto-Rinascita Torino). Il documento, che prossimamente sarà sottoposto al voto in Consiglio comunale, chiede all’Amministrazione comunale di valutare la possibilità di permettere l’utilizzo di quegli spazi ora forzatamente inutilizzati per attività “non prevalenti”, in particolare per la somministrazione di cibo e bevande. In sostanza, di dare ai titolari dei locali di intrattenimento notturno la possibilità, provvisoriamente di operare come bar. L’assessore al commercio Andrea Sacco ha manifestato la disponibilità ad intervenire con misure temporanee in sostegno a questa categoria, evidentemente in grave difficoltà, nella misura in cui lo consenta la normativa in vigore relativa alle tipologie di attività . Decisivo sarà il prossimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha spiegato il rappresentante dell’EPAT, che potrebbe nei prossimi giorni prevedere la riapertura delle discoteche con le attività di ballo limitate ai soli spazi aperti. E’ vero che la stragrande maggioranza dei locali non ne dispongono, ma anche questi ultimi potrebbero comunque riaprire, limitandosi alle attività di somministrazione. P

er quanto riguarda un’altra questione sollevata dai rappresentanti degli imprenditori del settore durante l’incontro, quella degli orari di apertura  giudicati troppo limitati ,il tema verrà affrontato lunedì in Prefettura, anche a partire dal bilancio dell’andamento del weekend.

Claudio Raffaelli