Civico Zero si allarga per fornire un servizio migliore

Gli spazi e le attività di Civico Zero sono frequentati da ragazzi e ragazze di 15 nazionalità diverse, aggiuntisi al primo nucleo in gran parte composto da giovani egiziani

Più spazio per il progetto Civico Zero, ma sempre nell’area di Porta Palazzo, e la possibilità di gestire ancora meglio i numerosi servizi offerti ai giovani immigrati. In sintesi, è questa la base dell’accordo fra Città di Torino e Save The Children, che si farà carico dei lavori di adeguamento della nuova sede di via Mameli 3, di proprietà comunale e data in concessione all’associazione di volontariato sulla base di un Patto di collaborazione che verrà siglato nei prossimi giorni. Il Patto è stato illustrato dalla vicesindaca Sonia Schellino e da rappresentanti di Save The Children nel corso della riunione odierna , presieduta da Fabio Versaci, delle commissioni Servizi sociali e Patrimonio. Già dal 2015 il Progetto Civico Zero, rivolto in origine ai minori stranieri non accompagnati, è diventato un punto di riferimento per ragazzi e ragazze di quindici nazionalità diverse, aggiuntisi nel corso degli anni al primo nucleo di frequentatori, che erano in gran parte di nazionalità egiziana. Corsi di lingua italiana, formazione su diritti e doveri previsti dalla legislazione italiana, uno sportello di consulenza legale, attività di informazione e di accompagnamento nel campo dei servizi sanitari, laboratori artistici ed espressivi ed altro ancora… L’elenco è lungo, e la sede al civico 22 di piazza della Repubblica, originariamente un negozio, era ormai inadeguata.  I nuovi locali di via Mameli, circa 200 metri quadrati, consentiranno attività ancora più personalizzate, meglio costruite sui diversi gruppi di utenti, molti dei quali rientrano ormai nella categoria dei “giovani adulti”. La fascia di età dei frequentatori e frequentatrici di Spazio Civico spazia infatti dai 15 ai 21 anni.

Claudio Raffaelli