Cimiteri, annunciate misure per la prevenzione di reati

Avevano commesso furti di oggetti di valore durante le esumazioni di salme. Sulla vicenda, a seguito della contestazione di reato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione a 15 necrofori, dopo la denuncia dell’amministratore delegato, Michela Favaro, la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Chiara Giacosa, ha chiesto alla Giunta di riferire in aula. In merito è intervenuto l’assessore Marco Giusta, con delega ai Cimiteri, che ha evidenziato che, anche grazie alle indagini penali tuttora in corso, la società AFC ha ritenuto opportuno apportare una serie di misure volte al potenziamento dei controlli di legalità: trasformazione dell’organismo di vigilanza da monocratico a collegiale, formazione di tutto il personale in materia di anticorruzione e trasparenza, avvio dell’attività  di revisione del modello di organizzazione, gestione e controllo volto alla predisposizione di adeguate procedure operative al presidio del rischio di commissioni reati, attuazione della rotazione degli incarichi prevista dalla legge anticorruzione, nomina del nuovo responsabile anticorruzione e trasparenza, aggiornamento del piano anticorruzione, licenziamento, nel 2017, di un dipendente condannato per reato di corruzione. Ha ricordato come fin dal suo insediamento, l’amministratore delegato abbia concentrato la sua attività sull’efficientamento della Società, oltre che sui temi legati al rispetto della legalità, che ha consentito la riduzione dei costi per il 17% rispetto al 2015. Ha quindi annunciato come sia comune intendimento della Giunta e della società AFC  “agire con fermezza nei confronti dei soggetti coinvolti, affinchè fatti simili non si debbano ripetere. I quattordici destinatari di misure cautelari sono sospesi dal lavoro. Per gli altri sette indagati, si sta valutando se ci siano i termini per la sospensione dal lavoro”. Concludendo la relazione, Giusta ha evidenziato come “ci sia da un lato la volontà di agire con fermezza sulla parte malata dell’azienda ma come esista una parte sana che non va demonizzata”.

Al termine dell’intervento dell’assessore, si è aperto il dibattito con l’intervento della consigliera Maura Paoli (M5S) che ha sottolineato come quanto avvenuto “sia l’ennesimo sintomo di una mala gestione perpetrata negli anni e come “noi abbiamo l’obbligo etico verso la Città e verso i dipendenti onesti di AFC di fare chiarezza sulla gestione dell’azienda” e, per questo, ha annunciato la volontà del gruppo consiliare di richiedere l’istituzione di una commissione di indagine.

Stefano Lo Russo (capogruppo PD) ha espresso apprezzamento “per come l’Amministrazione abbia colto il delicatissimo e complesso lavoro che l’attuale vertice di AFC ha iniziato dal momento del suo insediamento”. Rispondendo alla consigliera Paoli, ha sottolineato come sia difficile intervenire per la politica di fronte a casi di delinquenza comune. “Il problema non deve essere circoscritto solo alla questione giudiziaria, ha affermato, auspicando, da un lato, “che il lavoro di bonifica da questi delinquenti vada avanti” ed esprimendo soddisfazione, dall’altro, per come “il lavoro portato avanti da AFC abbia la totale copertura della sindaca Appendino e dell’assessore Giusta”.

Federico D’Agostino