La variazione di bilancio di fine anno

Quando il Natale si avvicina tutti gli amministratori … diventano più buoni? No. Tutti gli amministratori fanno i conti per verificare gli andamenti del bilancio cittadino e le variazioni e aggiustamenti necessarie a correggere quanto c’è da correggere e a riallineare i numeri e le somme disponibili con le spese da farsi.
Così nella seduta del 10 dicembre, il Consiglio comunale ha approvato la quinta variazione del bilancio finanziario per il triennio 2018-2010, illustrata dall’assessore al bilancio, Sergio Rolando.

Rolando ha spiegato che l’ultima variazione (la quarta del 2018) era stata approvata prima del rendiconto, per questa ragione quella attuale destina gli avanzi di amministrazione a spese che erano  già state previste.
Una quota di avanzo di amministrazione approvata dal Consorzio intercomunale torinese e di spettanza della Città, pari a quasi 250.000 euro, sarà destinata all’emergenza abitativa.

Circa 15 milioni di euro trasferiti dalla Regione Piemonte provenienti dal Fondo Nazionale Politiche sociali, Fondo Regionale Disabilità e fondi Regionali per l’Autosufficienza sono stati inseriti in entrata e spesa.

L’importo maggiore, più di 25 milioni di euro, derivante da Finanziaria Città di Torino (che ha venduto partecipazioni azionarie In Iren) è stato destinato a GTT, come previsto dal piano industriale di rilancio della società.

Per variazioni di tempistiche nell’esecuzione di opere, si registra un incremento in entrata di circa 9.4 milioni di euro.

Infine a seguito della ricontrattazione dei mutui e della conseguente riduzione degli ammortamenti rateizzati per gli anni 2019 e 2020 saranno ridotti rispettivamente di 4 e 2.5 milioni di euro gli oneri di urbanizzazione destinati alla spesa corrente.
I risparmi saranno destinati in parte, nel 2018 e nei due anni successivi, a manutenzioni ordinarie di edifici scolastici, edifici comunali, suolo, impianti sportivi, mercati, alvei fluviali e verde pubblico.

Da Lo Russo, capogruppo del Partito Democratico, un giudizio estremamente negativo e la qualifica di “manovra sciagurata”. Anche Francesco Tresso, di Lista civica per Torino, boccia le variazioni e invoca “principi contabili più dignitosi”.
Antonio Fornari e Damiano Carretto, del Movimento 5 stelle, rivendicano invece l’impegno dell’Amministrazione per risanare un bilancio “ereditato con disallineamenti segnalati dalla Corte dei Conti per ben 80 milioni di euro”.

Silvio Lavalle