Vedere un campo profughi con gli occhi di chi ci vive

Inaugurata nello Spazio Cultura Inclusiva della Caffetteria del Tribunale di Torino la mostra fotografica “Through our eyes” (“Attraverso i nostri occhi”), realizzata dall’associazione Still I rise, in collaborazione con i garanti delle persone private della libertà personale della Città di Torino e della Regione Piemonte.

I 200 scatti a colori in formato 10×15 che compongono l’esposizione sono stati fatti con macchine fotografiche usa e getta da ragazze e ragazzi che vivono nel campo profughi dell’isola greca di Samos, che hanno seguito un breve corso di fotografia grazie all’intervento di Still I rise, che lì gestisce la scuola per minori rifugiati “Mazì” (dal greco, “insieme”).

Sono scatti intimi, che raccontano non solo le dure condizioni di vita nell’hotspot (le code di ore per il cibo, per il medico, le notti in tenda o in un container, le precarie condizioni igieniche, ecc.), ma anche la vita all’esterno del campo e, soprattutto, le emozioni dei giovani che sono costretti a starci, la loro ricerca di libertà, di speranza, di un futuro che tarda ad arrivare…

È importante ascoltare il loro messaggio – come ha affermato la garante comunale – ma soprattutto supportare il progetto dell’associazione.

È uno stimolo per approfondire e per conoscere, per vedere un pezzo di Europa che molti preferiscono ignorare – ha ribadito il garante regionale.

La mostra rimarrà aperta sino alla fine del mese di maggio. Ingresso gratuito.

Massimiliano Quirico