Un museo incantato per scoprire la storia (e il futuro) della scuola

La bellezza educa. Lo sosteneva la pedagogista e scrittrice di fiabe “Zia Mariù”, ovvero Paola Lombroso Carrara.

Nata 150 anni fa a Torino, figlia del celebre criminologo Cesare Lombroso, è nota per aver ideato nel 1908 il “Corriere dei Piccoli” e le Bibliotechine rurali per diffondere la cultura in oltre 1.000 paesi d’Italia.

Ispirato al suo pensiero e grazie anche ai materiali donati dalla famiglia Lombroso Carrara è nato nel 2008 a Torino, a Palazzo Barolo, nei locali dell’Opera Barolo, il Musli – Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia.

Allestito dalla Fondazione Tancredi di Barolo, grazie all’intuizione del presidente della fondazione, nata nel 2002, Pompeo Vagliani, che ha donato la collezione di disegni, libri animati e materiali scolastici raccolti nel corso di una vita intera, insieme alla moglie Marilena.

Tra le meraviglie custodite nel museo – visitato il 2 febbraio 2022 dalla Commissione Cultura della Città di Torino, presieduta da Lorenza Patriarca – ci sono anche quattro album animati realizzati in unico esemplare dalla maestra fiorentina Luisella Terzi tra il 1914 e il 1917, ispirandosi ai libri per bambini di “Zia Mariù”: piccoli capolavori ancora in grado di stupire oggi bambine, bambini e adulti che ogni anno visitano numerosi l’allestimento (sono 12-15mila le persone che ogni anno si recano al Musli per visite e laboratori didattici).

Ci sono poi – nel “Percorso Scuola” – aule, giochi, libri e vari materiali didattici che descrivono la realtà scolastica italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, mentre nel “Percorso Libro” protagonista è la letteratura per l’infanzia, con libri pop-up, peep show del Settecento, volumi storici e postazioni multimediali che permettono di vedere animazioni e “sfogliare” preziosi documenti gelosamente custoditi nelle teche del Museo e in altre collezioni. Moltissimi pregiati libri pop-up e altre meraviglie sono disponibili sul canale YouTube della Fondazione Tancredi di Barolo – Musli.

Massimiliano Quirico