Un giorno da Cartesio

Un’esperienza particolare, quella che una dozzina di consiglieri comunali della commissione Ambiente hanno potuto vivere questa mattina: su invito del presidente Tito Ammirati, hanno accompagnato in un giro di raccolta carta porta a porta i lavoratori della Cooperativa Arcobaleno. Per tutti, ritrovo di buon mattino in piazza Palazzo di Città con scarpe comode ed abbigliamento sportivo e, dopo un veloce incontro con i dirigenti della cooperativa per conoscere gli ultimi dettagli operativi e la consegna di pettorine ad alta visibilità e guanti, partenza sui camion insieme agli operatori per un’ora di raccolta. Per Ammirati si è trattato di un modo alternativo di celebrare i trent’anni della cooperativa, i festeggiamenti ufficiali si terranno sabato 17 nella sede di via Paolo Veronese, e un’occasione per fare conoscere ai consiglieri, da vicino, un servizio che nel tempo ha mantenuto invariate la qualità dell’offerta e la possibilità, per persone svantaggiate altrimenti a rischio di emarginazione sociale, di avere una seconda opportunità, non solo professionale.

Al termine della raccolta, consiglieri soddisfatti dell’esperienza mentre il presidente della commissione, nel valutare l’iniziativa come un modo diverso rispetto alla consueta audizione in aula per “toccare con mano” i servizi che la Città amministra, ha sottolineato l’importanza degli inserimenti lavorativi. Un rapporto umano e di fiducia che si crea tra operatori e cittadinanza, che sono alla base del funzionamento della raccolta carta e che possono essere estesi a tutti i servizi della Città. Giova infine ricordare che la Cooperativa sociale Arcobaleno è nata nel 1992 dall’esperienza del Gruppo Abele, con l’obiettivo di fornire lavoro a persone provenienti dall’area del disagio sociale. Il oltre 25 anni di attività, il servizio di “Cartesio” ha permesso alla cooperativa di diventare una realtà con un fatturato annuo di circa 11 milioni di euro, con oltre 250 dipendenti, di 23 nazionalità, il 30% proveniente dall’area del disagio sociale.

Marcello Longhin