Un futuro da progettare per la ex discarica di rifiuti industriali di via Reiss Romoli

Area non ancora messa in sicurezza. Le scorie affiorano e la vegetazione è scarsa

Un’area di un milione e mezzo di metri quadri, in gran parte di proprietà comunale, alle porte di Torino nord è stata oggetto di un sopralluogo da parte della commissione Patrimonio e Bilancio, presieduta da Anna Borasi.

Si tratta di una vasta zona compresa tra via Reiss Romoli, strada dell’aeroporto, l’ex discarica Amiat a Basse di Stura classificata, in passato con l’acronimo SIN, vale a dire sito di interesse nazionale contaminato non ancora bonificato.

L’area infatti è stata utilizzata nel secolo scorso come discarica per rifiuti industriali. Dal 1995, nel piano regolatore della città è prevista una sua destinazione a parco ma le ipotesi, in futuro, potrebbero vederne altri utilizzi, non ultimo, come proposto da alcuni consiglieri, un polo di produzione di energia da pannelli fotovoltaici.

Accompagnati dai tecnici responsabili delle bonifiche, i consiglieri sono stati guidati in aree già messe in sicurezza, dove pur non essendo stata effettuata una bonifica vera e propria, oli esausti, solventi, scarti di produzione metallurgica o altro sono stati isolati all’interno del terreno con materiali utili a proteggere la falda sottostante e a garantire un terreno di superficie non inquinato.

Tuttavia è ancora presente una zona con scorie affioranti, con scarsa vegetazione che sarà oggetto di prossimi interventi di messa in sicurezza.

La discussione sull’utilizzo futuro dell’area è appena all’inizio. Approfondimenti saranno calendarizzati in future riunioni della stessa commissione.

Federico D’Agostino