La Città di Torino avvierà percorsi di affido culturale

Nella seduta del 27 giugno 2022, il Consiglio Comunale di Torino ha approvatocon 24 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti – la mozione proposta da Amalia Santiangeli (PD) per incentivare l’affido culturale, presentata nella riunione del 27 aprile 2022 delle Commissioni Quinta e Prima.

Il documento – ha spiegato la proponente – chiede di avviare anche nella Città di Torino percorsi di affido culturale, predisponendo un insieme di opportunità culturali dedicate alle famiglie più fragili, a cui famiglie-risorsa e famiglie-destinatarie possano fare riferimento. Per contrastare non solo la povertà economica, ma anche quella educativa e la solitudine, coltivando talenti e allargando le aspirazioni di bambine e bambini.

Come ad esempio è avvenuto a Napoli, Bari, Roma e Modena, sfruttando le risorse del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile.

Le iniziative, alla cui realizzazione collaboreranno gli Assessorati della Città. le Circoscrizioni, le scuole e le associazioni, saranno inserite all’interno del Piano Famiglia che la Giunta Comunale si è impegnata a predisporre nell’ambito del percorso per ottenere la certificazione di “Comune amico delle famiglie, così come previsto dalla mozione approvata il 28 febbraio 2022 dalla Sala Rossa (primo firmatario: Vincenzo Camarda – PD).

Nel dibattito in Consiglio Comunale, la consigliera Lorenza Patriarca (PD) ha sottolineato l’importanza di inserire l’iniziativa nell’ambito del welfare culturale della Città di Torino, promuovendo il ruolo delle scuole.

È un ulteriore tassello che va a potenziare l’offerta educativa torinese pubblica – ha aggiunto Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). Critico invece Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), che ha chiesto di ritirare il documento, spiegando che la povertà culturale non si combatte affidando un figlio ad ore a un’altra famiglia che lo porti al cinema o a teatro: bisogna invece sostenere tutta la famiglia, nella sua integrità, tramite la scuola – ha affermato.

Anna Maria Borasi (PD) ha chiarito che si tratta di una condivisione di opportunità per offrire esperienze culturali a minori in difficoltà, non necessariamente economiche. Si tratta di iniziative di welfare culturale, già sperimentate con successo anche durante la pandemia – ha affermato Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – per promuovere il benessere delle persone attraverso la cultura.

La vicesindaca Michela Favaro ha ribadito che l’affido culturale è uno strumento utile per rinsaldare i legami di comunità, favorendo opportunità per bambine e bambini in condizioni di povertà educativa. Ha proposto altresì di sviluppare occasioni di crescita anche per le famiglie, attraverso percorsi condivisi mediati dalle istituzioni, e dalle scuole in particolare. La cultura – ha concluso – è uno strumento potente per superare disuguaglianze e divari.

Massimiliano Quirico