
“Gen S”, ovvero “Generazione Stem”, è una community nata l’11 febbraio 2023 per diffondere tra le studentesse la cultura Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics), promossa dall’agenzia di comunicazione La Piazza Group srl.
Il progetto è stato presentato il 16 gennaio 2025 in una seduta della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), come chiesto dal consigliere Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima).
L’incontro, su indicazione della presidente di Commissione, è iniziato con un minuto di silenzio in memoria di Maria Porumbescu, di 57 anni, vittima di femminicidio a Rivoli (Torino). La terza donna negli ultimi dieci giorni – ha ricordato Elena Apollonio – uccisa nel Torinese, “vittima di una mentalità patriarcale”.

Alessandra Cravetto, giornalista e comunicatrice, fondatrice della società, ha spiegato la genesi del progetto Stem, nato perché il mercato lo richiede, anche se – ha spiegato – molte donne non colgono queste opportunità, vittime di pregiudizi di genere, anche inconsapevoli, inconsci. Pregiudizi che possono sorgere già all’età di 5 anni. Le donne a volte non si sentono abbastanza forti e sicure o intelligenti – ha detto – per scegliere percorsi che vengono considerati “difficili”.
La parità di genere – ha affermato – passa da formazione e comunicazione e dall’indipendenza economica: obiettivi su cui punta Gen S.
Infatti, il 90% delle persone laureate in Stem trova lavoro nei cinque mesi successivi alla laurea. E molte aziende non riescono a trovare il personale di cui necessitano, anche se le iscrizioni alle facoltà Stem sono in crescita.
L’intento di Gen S è quello di creare un circolo virtuoso tra studentesse, scuole, facoltà e aziende. Sono circa cento le ragazze che collaborano al progetto e che promuovono attività di orientamento nelle scuole (da aprile 2023 ci sono stati 25 incontri in istituti di tutta Italia) ed eventi di divulgazione scientifica, empowerment e talent attraction, anche raccontando storie di successo e favorendo il recruitment da parte delle aziende.

Nel dibattito in Commissione, la consigliera Amalia Santiangeli (PD) ha evidenziato la necessità di sconfiggere i pregiudizi maschili coinvolgendo i padri.
È fondamentale che le donne siano economicamente indipendenti perché possano raggiungere la parità – ha ribadito Ivana Garione (Moderati), plaudendo all’iniziativa.
Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) è importante coinvolgere anche i docenti e lavorare su linguaggi e comportamenti, per arrivare a un cambiamento culturale.
Tra i giovani per fortuna ci sono meno pregiudizi – ha affermato Silvia Damilano (Torino Bellissima) – ma è necessario promuovere una corretta educazione in famiglia e a scuola.
È determinante il coinvolgimento delle scuole e di giovani donne che inneschino i percorsi di trasformazione – ha sottolineato Anna Borasi (PD).
La situazione fortunatamente si è molto evoluta negli ultimi anni – ha detto Silvio Viale (+Europa – Radicali Italiani) – e il divario di genere è diminuito, ma servono sforzi e attenzioni ulteriori per sconfiggere stereotipi e abitudini.
Massimiliano Quirico