Dall’Osservatorio Torino-Ceres suggerimenti e aspettative

Nell’attesa che la linea torni alla sua completa funzionalità, in tempi ancora non definiti, l’Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres ha presentato ieri in commissione #Trasporti, presieduta da Tony Ledda, i risultati di un sondaggio sulle aspettative della clientela che usufruisce di quella linea, la prima ferroviaria elettrificata in Italia (1868). 556 intervistati, 57% donne, la quasi totalità di età compresa fra i 19 e i 75 anni, provenienti dalla zona del Ciriacese e delle Valli di Lanzo. A loro è stato chiesto di esprimersi su una serie di questioni riguardanti le modalità di utilizzo della linea. E così, hanno spiegato i responsabili dell’Osservatorio, si scopre che la maggior parte degli intervistati, di fronte ad un aumento della frequenza delle corse e tariffe adeguate, preferirebbe (l’85%) muoversi con il #treno lasciando a casa l’automobile. Fra le proposte accessorie: navette per il collegamento fra i paesi più piccoli e quelli dotati di stazione, piste #ciclabili, depositi sicuri e controllati per bici e monopattini. L’attenzione si concentra in modo particolare sugli orari delle corse: troppe carenze nei giorni festivi, nella fascia serale e notturna (dopo le 19) e in quella del primo mattino, fra le 5 e le 6. Anche la biglietteria offre alcuni spunti di riflessione fra i clienti che hanno risposto al sondaggio: pur non lamentandosi dell’offerta attuale, in molti chiedono andata e ritorno a prezzo agevolato, un biglietto integrato con i mezzi urbani di Gtt, il biglietto chilometrico e non per zone, un biglietto che comprenda la possibilità del deposito bici in stazione. C’è, infine, la considerazione che una ristrutturazione efficace della linea possa favorire l’aumento della presenza turistica sul territorio (89,5%) ed incentivare l’insediamento di attività produttive (82,8%). Prima, ovviamente, deve essere completata l’opera per garantire il collegamento fra il capoluogo e le valli.

Marcello Longhin