Curare oltre le cure. Un convegno sul tumore ovarico

Forse poco conosciuto, sicuramente molto aggressivo. Il #tumore ovarico colpisce circa 5.200 donne ogni anno, è al decimo posto tra le forme tumorali più diffuse e costituisce il 3% di tutte le diagnosi di tumore (dati AIRC – Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro). Motivi che hanno spinto Elisa Picardo a fondare l’Acto Alleanza contro il Tumore Ovarico Piemonte: l’unione fra sanitari, i controlli annuali, le cure complementari e un’assistenza sanitaria oncologica basata sulla persona sono gli aspetti ritenuti fondamentali per vincere una malattia che, se scoperta precocemente, può essere trattata in modo da migliorare la prognosi della paziente e la sua qualità della vita. Oltre a questo Acto mette in campo tutta una serie di interventi di accompagnamento e di sostegno definiti “Curare oltre le cure” per facilitare l’accesso alle cure migliori, aumentare la qualità di vita delle pazienti durante il percorso di cura, promuovere la ricerca scientifica. Acto è anche il progetto de Il Ranch delle Donne, a Nichelino, una fattoria sociale dove ritrovare spazi e tempi a contatto con la natura, insieme alle famiglie.

Per fare il punto sulla situazione attuale, Acto ha promosso un convegno che si è tenuto oggi presso l’Ospedale Sant’anna e che ha visto partecipare la presidente del Consiglio comunale, in rappresentanza della Città, ad una tavola rotonda dal titolo “A che punto siamo in Piemonte?” alla quale hanno partecipato medici ed esperti. La presidente, nel suo intervento ha sottolineato i vari ambiti d’intervento e di competenza del Consiglio comunale e dell’Amministrazione più in generale, evidenziando la possibilità di moderare le diseguaglianze in termini di trattamento sanitario che sono spesso la diretta conseguenza di diseguaglianze sociali. Per la presidente, convinta che ancora troppo spesso la politica sia in ritardo rispetto alle istanze provenienti “dal basso”, diventa necessaria una forte azione culturale per evitare che le fasce più deboli, in caso di grave malattia, si muovano autonomamente alla ricerca di #terapie integrative, con il rischio di diventare facile preda di personaggi incompetenti e senza troppi scrupoli.

Marcello Longhin