Compagnia di San Paolo, Profumo e Cappellato in audizione in Capigruppo

Nella seduta del 17 aprile 2020 della Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale, presieduta da Francesco Sicari, sono stati auditi i candidati che la sindaca Chiara Appendino intende nominare nel Consiglio Generale della fondazione Compagnia di San Paolo: Francesco Profumo e Valeria Cappellato.

L’incontro è stata l’occasione per descrivere un bilancio delle attività del quadriennio 2016-2020 della Compagnia.

Il presidente Profumo ha tracciato una breve storia dell’ente, nato nel 1563 per iniziativa di sette torinesi che volevano aiutare i più bisognosi, restituendo in parte quanto avevano ricevuto. Ha quindi spiegato che la banca di riferimento della fondazione è naturalmente Intesa San Paolo: primo azionista con il 7%.

La Compagnia gestisce un patrimonio di circa 7 miliardi di euro (il 40% – poco meno di 3 miliardi – è investito nel patrimonio istituzionale), i cui proventi vengono utilizzati in vari settori di intervento: educazione, ricerca, politiche sociali, sanità, cultura.

Nel quadriennio era previsto un investimento di 150 milioni all’anno (600 milioni in quattro anni); in realtà poi – ha detto il presidente – sono stati investiti 180 milioni all’anno, per un totale di 720 milioni (+20% rispetto alla previsione iniziale).

Sono stati finanziati mille progetti all’anno, a fronte di quattromila proposte pervenute, facendo ritornare le risorse sui territori.

Le aree di intervento erano tradizionalmente separate – ha chiarito Profumo – ma con il tempo sono state riorganizzate sulla base dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile Onu, e ora l’ente lavora su tre obiettivi (cultura, persone, pianeta), declinati in 14 missioni, per dare risposte più efficaci.

Durante l’emergenza Covid-19, la Compagnia ha attivato un progetto articolato sull’emergenza a medio e a lungo termine, investendo 10,9 milioni in sanità, politiche sociali, educazione e cultura e anticipando anche altri 10,5 milioni di liquidità a enti e associazioni che sarebbero state in difficoltà per effetto della crisi. Sono stati fatti interventi anche per le scuole e le reti di prossimità, dando supporto ai più bisognosi.

La Compagnia – ha concluso il presidente – si è ri-organizzata in questi ultimi anni, definendo responsabilità e importanti investimenti anche nell’IT, diventando così un elemento di punta tra le fondazioni italiane e dimostrandosi efficace e rapida nell’intervenire anche durante la crisi dovuta al coronavirus.

Valeria Cappellato, già componente dell’attuale Consiglio Generale, ha quindi relazionato sulle attività della Commissione Politiche Sociali di cui ha fatto parte, descrivendo brevemente gli interventi effettuati in diversi ambiti: welfare di cura, reti di prossimità, contrasto alla povertà (anche educativa), empowerment dei giovani, inclusione, cooperazione internazionale, lavoro, ecc. È stata data attenzione ai territori e agli stimoli del terzo settore – ha spiegato – affinché possano diventare autonomi ed emancipati. Tante le attività realizzate, come “Nati per leggere” e il progetto sull’ex Moi.

Nel dibattito in capigruppo, Stefano Lo Russo (PD) ha apprezzato l’individuazione da parte della sindaca del presidente Profumo come rappresentante della Città di Torino nella Compagnia, auspicando il rinnovo della sua nomina a presidente. Si è congratulato per la scelta della Compagnia di essere un attore attivo per lo sviluppo del territorio, alla luce degli obiettivi Onu, e per la futura ripresa della Città dopo l’emergenza Covid, anche per la crescita dei poli universitari.

La vicepresidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero (M5S) ha rimarcato il ruolo fondamentale della sinergia con la Città, anche per la ristrutturazione del debito comunale e la pianificazione dello sviluppo di Torino.

Marina Pollicino (Con.Ci.) ha evidenziato la necessità di snellire la burocrazia e di trovare nuove forme di concertazione, mentre Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) ha ribadito che sarà fondamentale intervenire sulle nuove marginalità e disuguaglianze al termine della pandemia, pur mantenendo le leve di sviluppo.

Oltre a complimentarsi per il lavoro svolto dalla Compagnia, Osvaldo Napoli (Forza Italia) ha condiviso quanto detto dagli altri capigruppo. Raffaele Petrarulo (Sicurezza e Legalità) ha chiesto di incrementare in particolare la parte scientifica degli interventi.

Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha infine sottolineato l’importanza di dare spazio alle professioni e di sviluppare sinergie al di là delle emergenze.

Massimiliano Quirico