5T, il passato, il presente e il futuro della mobilità torinese

Trent’anni di vita per 5T, il consorzio partecipato da Città di Torino, Città metropolitana e Regione Piemonte che progetta, realizza e gestisce sistemi e servizi per la mobilità a Torino e in Piemonte.

Le Commissione trasporti, Ambiente e Servizi pubblici locali del Consiglio Comunale, sotto la presidenza di Tony Ledda, hanno visitato la nuova sede della centrale operativa nel palazzo di corso Novara 96, l’edificio che in passato aveva ospitato il quartier generale di Torino 2006.

Un luogo presidiato 365 giorni all’anno dalle 7 alle 21, un grande occhio che osserva il traffico cittadino, ne raccoglie dati, gestisce i pannelli informativi, quelli della la ztl e dei parcheggi in struttura oltre ad aggiornare il portale Muoversi a Torino che integra la mobilità di bus tram e metro con i servizi di sharing come bici e monopattini.

Si occupa, ha sottolineato la direttrice Rossella Panero, di tutte le tecnologie che possono essere utilizzate per migliorare i servizi di mobilità, a partire dall’azione su semafori per agevolare traffico e servizio di trasporto pubblico. In questo modo, ad esempio, la linea 4 ha un risparmio di tempo di 10 minuti su un percorso di 70 minuti.

La rete infrastrutturale è costituita da sensori di traffico anche su piste ciclabili, semafori connessi con la centrale, varchi elettronici, 71 telecamere e pannelli informativi.

Proprio il monitoraggio di bici su piste ciclabili protette rappresentano una delle recenti attività di 5 T che evidenzia la crescente tendenza all’utilizzo delle due ruote da parte dei torinesi.

Federico D’Agostino