18/04/2005 Doc. n. 41/05 Mecc. n. 05/02716/91

CITTA' DI TORINO
CIRCOSCRIZIONE AMMINISTRATIVA N.8

C.8 - PARERE: VARIANTE N. 100 AL P.R.G. AI SENSI DEGLI ARTT. 15 E 17 DELLA L.R. 56/77 E S.M.I. - ADEGUAMENTO ALLA CIRCOLARE P.G.R. 8 MAGGIO 1996, N. 7/LAP ED AL PIANO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO - P.A.I.- ADOZIONE PROGETTO PRELIMINARE.

Il Presidente Cesare Formisano, di concerto con il Coordinatore della II Commissione Giovanni Maria Ferraris, riferisce:

con nota prot. n. 2000-To6.001/00003.18 del 23 marzo 2005, la Divisione Urbanistica Edilizia Privata - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, il parere della Circoscrizione in merito alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale mecc. n. 2005-01718/009, avente a oggetto: "Variante n. 100 al P.R.G. ai sensi degli artt. 15 E 17 della L.R. 56/77 e s.m.i. - Adeguamento Alla Circolare P.G.R. 8 Maggio 1996 n. 7/Lap ed al piano per l'assetto idrogeologico - P.A.I. - Adozione Progetto Preliminare".

La succitata proposta di variante costituisce un adeguamento del P.R.G. (in attuazione di specifiche disposizioni regionali: circolare 7/LAP e seguenti) sulla base di indicazioni emerse da una serie di studi specialistici svolti in questi anni sulle parti di territotio comunale in condizione di rischio idrogeologico e sostanzialmente sulle fasce spondali e le aree collinari riconosciute in condizioni di dissesto.

Essa costituisce inoltre anche un adeguamento al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI), piano di settore per il Bacino del Po che fissa criteri e norme generali per disciplinare le parti di territorio in condizioni di rischio idrogeologico (aree esondabili ed aree soggette a dissesti e valanghe).

La proposta di variante è stata esaminata e discussa in sede Giunta Circoscrizionale e di II Commissione e considerato che i termini limitati disponibili per l'espressione del parere della Circoscrizione non consentono di acquisire maggiori e dettagliate informazioni e considerazioni da parte della cittadinanza, ai fini dei necessari e dovuti approfondimenti sul tema, considerato altresì che un argomento di tale importanza e delicatezza deve essere analizzato e discusso con serietà e rigore, alla luce della complessità della materia trattata dal provvedimento, si è ritenuto di proporre l'espressione di parere favorevole relativamente all'impianto generale del provvedimento in oggetto, riservandosi, a seguito di una successiva verifica ed analisi di approfondimento, di inviare le proprie osservazioni e proposte di modifica, nei modi e nei termini normativi previsti.
Tuttavia, analizzando la proposta nel suo complesso, si ritiene importante esprimere alcune considerazioni, a contributo del lavoro svolto e a rettifica ed integrazione della variante proposta;
in particolare si evidenziano le seguenti osservazioni:

Allegato B - 3. Parte collinare

3.1.2 disposizioni specifiche per le zone sottoposte a classificazione idrogeomorfologica

Osservazione n. 1
Argomento: sottoclasse IIIa1 (C ) e sottoclasse IIIb1 (C)

Le sottoclassi in ambito collinare IIIa1 e IIIb1, rispettivamente comprendenti porzioni di territorio inedificate, con eventuale presenza di case sparse e porzioni edificate, sono caratterizzate dalla presenza di situazioni di "presunto" pericolo nei riguardi della stabilità del pendio.
Si tratta inoltre di aree in larga parte oggetto di monitoraggio per verificarne nel tempo la dinamica dissestiva (monitoraggi realizzati nell'ambito della redazione della presente variante).
In una tale condizione si considera eccessivamente penalizzante la normativa adottata che potrebbe invece prevedere il passaggio ad una sottoclasse IIIb meno penalizzante (ad esempio IIIb1) qualora i risultati del monitoraggio lungo un adeguato lasso di tempo (e successivi approfondimenti geognostici a livello del singolo lotto) fornissero indicazioni rassicuranti.

Osservazione n. 2
Argomento : sottoclasse IIIa (C) e sottoclasse IIIb3 (C)

In queste sottoclassi sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia ed è inoltre consentita la realizzazione di locali tecnici, cantine e garage di pertinenza delle abitazioni esistenti.
In considerazione della modesta pericolosità dichiarata per queste aree si propone che siano ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia con modesti ampliamenti, consentendo anche il recupero di preesistenti locali inutilizzati e quindi un limitato incremento del carico antropico, inteso come capacità insediativa, escludendo però la realizzazione di nuove unità abitative.
Si propone inoltre che venga specificato che la realizzazione delle summenzionate pertinenze sia consentita anche se queste non sono contigue all'abitazione e anche se ricadono in Classe IIIa (è infatti altamente probabile che l'immediato intorno di edifici perimetrati nella sottoclasse IIIb3 ricada entro la sottoclasse IIIa).
Inoltre si ritiene eccessivamente penalizzante l'esclusione delle piscine dalle pertinenze ammissibili.
Anche se nella stesura definitiva non vi è più alcun riferimento al carico antropico e al numero delle unità abitative emerge comunque l'impossibilità dell'aumento delle unità abitative di un edificio esistente. Questa limitazione, pur condivisibile in linea di principio, potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile al recupero dei numerosi edifici abbandonati che punteggiano la collina e che, per le dimensioni spesso imponenti, risultano d'interesse per il recupero solo se suscettibili di frazionamento in più unità abitative.
Si ritiene che l'abbandono dei vasti settori collinari interessati da questi edifici abbandonati, spesso anche di grande valenza storica, artistica e paesaggistica rappresenti un elemento di degrado e di grave instabilità della pendice collinare per l'assoluta mancanza di manutenzione e controllo. Si propone pertanto, previa individuazione puntuale di questi edifici di dimensioni significative ma con una sola o poche unità abitative, di ritagliare una sottoclasse ad hoc con l'ammissibilità per la realizzazione, sia pur strettamente regolamentata e condizionata, di più unità abitative.

D) Cronoprogramma degli interventi di riassetto per la mitigazione del rischio - Parte piana

Osservazione n .3
Argomento: Fiume Po - sponda destra - argine a protezione dell'area urbanizzata del
Fioccardo (intervento n. 2)

La progettazione dell'intervento di arginatura è previsto nell'anno 2010. Considerando l'elevata densità abitativa dell'area che beneficerà della protezione arginale si rileva l'assoluta incongruenza in merito alla tempistica proposta, che risulta troppo dilatata nel tempo.

Allegato B 2 Parte Piana

2.1.2 disposizioni specifiche per le zone sottoposte a classificazione idrogeomorfologica

Osservazione n. 4
Argomento: sottoclasse III b4 (P)

In questa sottoclasse, comprendente aree edificate appartenenti alla Fascia B, parzialmente inondate e attualmente inondabili, sono anche inseriti i settori ripariali che, in sponda destra, ospitano soprattutto attività sportive e ricreative, ma anche attività e depositi che andrebbero rilocalizzati in aree a minore pericolosità idrogeologica; è il caso, ad esempio, del deposito AMIAT e del deposito comunale del sale, ubicato attualmente lungo il prolungamento di c.so Sicilia nell'area antistante il parcheggio di via Villa Glori, per i quali la Circoscrizione si è già interessata a suo tempo suggerendo indicazioni alternative.

TUTTO CIO' PREMESSO
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

Visto il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175 (n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l'altro all'art. 43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le modalità;

PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

di esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in oggetto e per le motivazioni espresse in narrativa parere favorevole condizionato alle osservazioni sopra richiamate e riservandosi, a seguito di una successiva verifica ed analisi di approfondimento con la cittadinanza, di inviare ulteriori osservazioni e proposte di modifica, integrazione o rettifica nei modi e nei termini normativi previsti.

La proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede alla votazione per alzata di mano. Accertato il risultato della votazione palese il Presidente Formisano dichiara il seguente risultato:

PRESENTI...................................... 22
VOTANTI....................................... 22
ASTENUTI...................................... ==
VOTI FAVOREVOLI........................... 22
VOTI CONTRARI.............................. ==

Il Consiglio di Circoscrizione con n 22 voti favorevoli


DELIBERA

di esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in oggetto e per le motivazioni espresse in narrativa parere favorevole condizionato alle osservazioni sopra richiamate e riservandosi, a seguito di una successiva verifica ed analisi di approfondimento con la cittadinanza, di inviare ulteriori osservazioni e proposte di modifica, integrazione o rettifica nei modi e nei termini normativi previsti.


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