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Ultimo aggiornamento: 16/10/2015
 

V commissione: Cultura - Istruzione - Sport, Turismo e Tempo Libero - Gioventù

 

ITER - Centri di cultura per l'espressività e la comunicazione 0-6 anni

I Centri di Cultura, organizzati per sezioni tematiche, sono spazi di esercizio e sperimentazione di responsabilità e autonomia, supporto e struttura di approfondimento pedagogico per gli insegnanti, laboratori didattici per i bambini e i ragazzi. Sono luoghi educativi dove i ragazzi arrivano nel tempo libero, dove nascono nuove esigenze e si prospettano nuove possibilità, dove le famiglie trovano spazi di conoscenza per fare e stare insieme.

Il link sulla pagina del comune di Torino: http://www.comune.torino.it/iter/

Nella Circoscrizione 7 sono disponibili i seguenti centri:

Laboratorio musicale Il Trillo
via Manin 20, 10153 Torino - tel. 011.01132009 -  labiltri@comune.torino.it 

Il laboratorio fonda in parte la sua metodologia sulla pedagogia musicale Willems: la musica è percepita come linguaggio globale, da cogliere a livello sensoriale, affettivo e mentale, ma nello stesso tempo l'educazione musicale si realizza in modo analitico, con la continua sollecitazione della percezione uditiva, del ritmo e della melodia. Si realizza in modo creativo, partendo dal territorio sonoro del bambino, come fonte di numerose esperienze che si traducono in suoni, movimenti, idee.Il bambino è attore e interprete della propria musicalità e può comunicarla attraverso un codice preciso. Si pone particolare attenzione anche all'ascolto dei suoni e della musica, sia registrata che dal vivo, organizzando per le famiglie piccoli concerti che vedono come protagonisti band delle scuole e gruppi amatoriali. È uno dei più attrezzati laboratori di musica d'Italia, con lo strumentario Orff completo e più di cinquanta tipi di strumenti musicali diversi e collabora con i laboratori di lettura mettendo in musica fiabe e racconti Dal 1996 si è costituito il Coro del Trillo formato da insegnanti ed educatori. Un pomeriggio ogni mese si organizzano, per bambini e genitori, piccoli concerti di musica dal vivo, con la partecipazione di gruppi musicali, band, cori delle scuole.

Centro di riciclaggio creativo Remida e Laboratori d'arte visiva di Remida
via Modena 35 - tel. 011.01120802

Hanno scelto l'arte contemporanea come loro caratterizzazione: dalla fotografia alla grafica, dalla pittura alla scultura per affrontare il tema dell'arte oggi e guardare dentro il meccanismo: scoprire inganni, finzioni, distorsioni, per acquisire consapevolezza e conoscenza, per esercitare la capacità critica e incanalare energie creative. Uno spazio-laboratorio dove potersi mettere alla prova, scoprendo nuovi materiali e la loro ricchezza, la possibilità di progettare, trovare soluzioni e individuare nuove strategie. Dove anche le mani e non solo la testa sono importanti.
Lo spazio di lavoro può così allargare il proprio campo d'azione per diventare laboratorio d'idee, luogo fisico e mentale (Francesco De Bartolomeis) dove i processi e il prodotto si fondono alla ricerca di nuove soluzioni e dove l'adulto può svolgere una funzione di struttura di sostegno (lo scaffolding di Jerome Bruner).

Centro di cultura per la comunicazione e i media
segreteria via Modena 35, 10152 Torino - tel. 01101120802/97 fax 01101120809 -  segreteria.comunicazione@comune.torino.it
 
La diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sta rapidamente trasformando il modo in cui le persone lavorano, studiano, comunicano. I bambini e i ragazzi di oggi, cresciuti in una società multischermo, abituati fin da piccoli ad utilizzare una grande quantità di dispositivi digitali quali parti integranti della loro identità individuale e sociale, apprendono e gestiscono le informazioni in maniera profondamente diversa rispetto alle generazioni precedenti. Gli strumenti hardware (notebook, tablet, iPod, smartphone) e le numerose piattaforme software del Web 2.0 (i social network come Facebook e Twitter, i blog, You Tube, i wiki) sono mezzi di comunicazione, espressione e creazione condivisa della conoscenza, che hanno generato nuovi stili cognitivi e di apprendimento. Ma la familiarità nell'utilizzo delle tecnologie non significa necessariamente consapevolezza d'uso, né consapevolezza comunicativa. In questo scenario, occuparsi di educazione mediale significa quindi educare non soltanto al senso critico ma soprattutto alla responsabilità, perché i nuovi media sono autoriali e sono utilizzati non solo per navigare o ricevere informazioni, ma anche per produrle e condividerle in rete.Il Centro di Cultura per la Comunicazione e i Media, si pone come interlocutore nella riflessione con la scuola sulla complessità comunicativa, esplorando attraverso le esperienze di laboratorio le molteplici forme della comunicazione: le lingue comunitarie, le nuove tecnologie, i messaggi televisivi e pubblicitari, il design.Le esperienze in laboratorio si attivano a partire dalle conoscenze possedute dai partecipanti, nell'ottica di acquisire atteggiamenti e competenze formative dinamiche e trasferibili per contribuire alla costruzione di una mentalità sistemica aperta che favorisca la necessità di una continua ricerca nell'apprendimento.Il confronto tra i partecipanti e il lavoro di gruppo caratterizzano le interazioni di approccio e di relazione.L'esperienza si costruisce con il gruppo e l'adulto assume un ruolo di accompagnamento nel percorso educativo. L'adulto suggerisce, affianca, stimola affinché causa ed effetto siano le soluzioni finali di un processo che i bambini e i ragazzi costruiscono e identificano come strategia di apprendimento responsabile, attivo e autonomo.Il Centro collabora con la Facoltà di Lingue Moderne ed è sede di tirocinio e laboratorio per gli studenti.Partecipa attivamente al Sottodiciotto Filmfestival con compiti di giuria e con laboratori rivolti alle scuole per produzioni realizzate con le scuole stesse.Il centro affronta tematiche diverse attraverso le sezioni di ricerca Torino Lingue, Mediaeducation e Design.