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L'Ecomuseo Urbano della Città di Torino

Un Ecomuseo?

L'esperienza degli Ecomusei, diffusa a livello internazionale, si fonda su un approccio globale al patrimonio culturale da parte di una comunità. In questo orizzonte allargato, un ecomuseo comprende sia beni materiali: aree e parchi archeologici, oggetti, edifici storici ed ambienti naturali, sia beni immateriali: le memorie collettive e le tradizioni orali.
A caratterizzare l'ecomuseo è il coinvolgimento attivo delle comunità locali, delle persone comuni, le quali prendono parte alla sua vita non solo come fruitori, ma anche come protagonisti, partecipando alla costruzione dei progetti culturali.

Un museo urbano

ecomuseo

La città si propone come unità di luogo di una narrazione, di tante narrazioni, di storie individuali e di memorie condivise, di appartenenze incrociate e parallele. Per ridefinire il senso comunitario e l'identità dei luoghi in cui viviamo, è necessario cogliere isignificati ed i valori inscritti nei segni di un passato più o meno prossimo, maggiori o minori.
Risulta molto ardua l'interpretazione e rappresentazione in forma mussale di un oggetto quale la città, con nelle prospettive che le sono proprie, nella sua globalità, complessità, stratificazione temporale. Essa è in trasformazione continua ed il patrimonio culturale, nel suo complesso, appare evidentemente "diffuso", assimilabile per molti versi all'ambiente urbano nel suo insieme.

 

Perché un Ecomuseo a Torino

La Città sta cambiando a ritmi sempre più veloci, ma anche gli abitanti della città cambiano, per la mobilità, per le migrazioni. Molti dei torinesi di oggi hanno radici altrove, un altrove culturalmente lontano. Anche per questo, servono opportunità per conoscere la storia dei luoghi, le memorie collettive dei quartieri, suscitare interventi ed azioni che stimolino e rafforzino un nuovo rapporto con l'ambiente in cui si vive, ricostruendo o rafforzando una memoria collettiva ed un senso di appartenenza culturale comune.

Un museo non convenzionale

E' un museo molto particolare. Non è confinato in uno spazio delimitato ma esteso all'insieme di un territorio ed alle molteplici testimonianze presenti al suo interno. Un museo fondato più sul fare che sull'avere, più sull'elaborazione e la sua diffusione dei saperi che non sul accumulazione e sull'esposizione di collezioni e di oggetti.
L'Ecomuseo rappresenta uno stimolo all'apprendimento collettivo, un modo per "imparare insieme" in cui il sapere degli specialisti si confronta continuamente con le percezioni diffuse e con le rappresentazioni condivise dei cittadini.

Il territorio

Ecostura

L'ambito coinvolto dall'Ecomuseo è il territorio delle Circoscrizioni V,VI e IX che per prime hanno manifestato interesse a sperimentare il progetto sul campo, condividendo le linee guida della Città. Il progetto, che coinvolse nella fase iniziale soltanto alcune porzioni del territorio cittadino, adessso esteso alla maggior parte del territorio cittadino, nasce dai quartieri fortemente interessati da radicali trasformazioni urbanistiche, migratorie e sociali. La creazione di un Ecomuseo esteso all'insieme del territorio metropolitano, articolato su base circoscrizionale e/o comunale, strutturato in forma autonoma, dotato di propri organi e strutture è invece un obiettivo di lungo periodo. Il ruolo delle Circoscrizioni è centrale perché il progetto di Ecomuseo urbano a Torino è necessariamente decentrato per rispettare le multiformi specificità urbane.

 

Centri di interpretazione e attività

Punto di riferimento dell'Ecomuseo sono i centri di interpretazione, che hanno funzioni di antenne museali sul territorio. Sono spazi fisici di prima interpretazione, ma anche luoghi di incontro, sedi per mostre temporanee. Sono luoghi per documentarsi sul passato e sul presente. Intorno ai Centri di Interpretazione ruotano le attività di conoscenza e tutela attiva del patrimonio, promossi dai Centri di Documentazione Storica Locale, dalle Associazioni, dalle Scuole, dai gruppi di ricerca e coordinate dall'Ecomuseo della Circoscrizione.

Ultimo aggiornamento: 16/07/2009