ISTITUZIONE E OBIETTIVI
Prima dell'attuale ricomposizione di tutte le competenze relative al Centro
Documentazione Ecologia-Ambiente all'interno del Settore VI Commissione Ecologia
in Via Stradella 192, fin dal 1984 era attivato in C.so Cincinnato 115 un Centro
di Coordinamento Ecologico a cui, in questi anni, hanno fatto riferimento diversi
gruppi di cittadini attivamente impegnati su tematiche ecologiche e sulla salvaguardia
ambientale (vedi il Comitato per il Recupero e la Salvaguardia della Stura di
Lanzo, Comitato Barricalla, Gruppo Ecologico Gite e Tempo Libero, ecc.) che
hanno realizzato numerose attività, nonché raccolto e prodotto
interessanti materiali sulle problematiche ecologiche e ambientali.
Inoltre, in data 08/04/1991 con la delibera n. 72/91 il Consiglio Circoscrizionale
ha provveduto a formalizzare e riorganizzare il Centro di Coordinamento Ecologico
avviato fin dal 1984 dapprima nella sede di Via Sansovino 117 e successivamente
in C.so Cincinnato 115 a cui hanno fatto riferimento diversi gruppi di cittadini
attivamente impegnati su tematiche ecologiche e sulla salvaguardia ambientale
(vedi il Comitato per il Recupero e la Salvaguardia della Stura di Lanzo, Comitato
Barricalla, Gruppo Difesa Ambiente Lucento-Vallette, Gruppo Ecologico Gite e
Tempo Libero, ecc.) che hanno anche realizzato numerose attività, e raccolto
e prodotto interessanti materiali sulle problematiche ecologiche e ambientali.
Tra gli obiettivi primari del settore ECOLOGIA E AMBIENTE vi sono quelli di
conoscere i problemi ambientali della Circoscrizione, rapportarsi con le iniziative
delle altre istituzioni, delle associazioni e dei singoli cittadini, avvicinare
questi ultimi per collaborare alla soluzione dei tanti problemi in modo solidaristico
nell'interesse di tutti.
Le premesse su cui si fondano le attività del Centro
partono dalle seguenti considerazioni riguardanti la Città
e la Circoscrizione:
La Città di Torino è, rispetto ai problemi dell'inquinamento
uno dei punti a maggior rischio sul territorio nazionale, così
come sono d'altronde a rischio le grandi aree industrializzate
come Milano, Genova e Venezia.
All'interno dello sviluppo industriale di Torino notevole rilevanza
hanno assunto in questi anni le periferie cittadine.
In particolare l'area nord di Torino comprendente anche la 5^
Circoscrizione, ha avuto uno sviluppo industriale legato alla
presenza di corsi d'acqua (Dora Riparia e Stura di Lanzo) che
favorivano le necessità produttive delle aziende per la
autoproduzione di energia.
Per assecondare queste esigenze le industrie hanno sovente "spostato"
il corso dei fiumi, dimostrando ancora una volta un rapporto unilaterale
con l'ambiente e causando, tra l'altro, pesanti modificazioni
nel microclima esistente negli ambienti presenti sulle sponde
dei fiumi stessi.
Nello stesso tempo questi corsi d'acqua sono stati usati dalle
industrie come fogne, come scarichi per i propri residui liquidi
di lavorazione, contribuendo in maniera determinante allo stato
di degrado in cui sono ridotti oggi i nostri fiumi.
Inoltre, la concentrazione di industrie che si è andata
determinando sul nostro territorio, ha prodotto notevoli fenomeni
di inquinamento atmosferico, dovuto ai residui gassosi di lavorazione
che le stesse immettono nell'atmosfera.
In alcuni casi creando delle situazioni a rischio dovute al tipo
di lavorazione (vedi concerie, industrie chimiche e alcune grosse
industrie metalmeccaniche); in altri le situazioni a rischio sono
create dalla stessa dislocazione all'interno del territorio delle
suddette industrie e cioè dalla vicinanza di case, scuole,
asili, impianti sportivi ed altri luoghi di interesse pubblico.
Questo vale non solo per le grandi e medie industrie, ma anche
per la localizzazione di molte imprese artigianali (vedasi carrozzerie,
falegnamerie, meccanici, ecc.) in locali e spazi inadeguati all'interno
dei cortili condominiali, che da sempre provocano acuti disagi
ad un numero esiguo di persone se rapportato ad ogni singola unità,
ma estremamente elevato se rapportato all'insieme del problema.