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e' giusto dietro l'angolo. Se dovessimo prestare fede alle parole pronunciate
dalla amministrazione Bush, questo rappresenta un momento storico: Gli Stati
Uniti d'America si apprestano a dare la liberta' ad una gente che e' stata
lungamente oppressa da un brutale dittatore.
Just need to find a place Where I can lay my head.
"Mister, can you tell me where A man might find a bed?"
He just grinned and shook my hand, "No" was all he said.
- 'The Weight'
Dopo diciassette auto bombe in diciassette giorni, con intere porzioni
dell'Iraq
che non sono sotto il controllo delle forze Americane e con
840 soldati
Americani uccisi, sembra che la gente Irachena non sia cosi
fiduciosa di questa
sedicente liberta' Americana. Molti qui sul fronte
di casa non riescono a capire
perch?questa gente morda la mano che sta
provando a nutrirli. Dopo tutto, chi
non desidererebbe il nostro
marchio di liberta'
Ma forse la gente Irachena conosce piu' cose di
noi su quella che definiamo come
'liberta' .
La liberta' in questo caso, e' accompagnata dalla sponsorizzazione
corporativa:
Halliburton, Carlyle, Bechtel, CACI, DynCorp, Parsons
Corporation e molte
altre. Queste multinazionali sono, in molti casi,
la componente tagliente delle
decisioni politiche Americane in Iraq.
L'esercito degli Stati Uniti ha le
pistole, e spesso viene usato come
il tirapiedi di questa politica corporativa,
ma queste sono le
compagnie che distribuiscono l'elettricita' il cibo e il
lavoro alla
gente dell'Iraq. Alcune di queste compagnie - CACI e DynCorp, tanto
per
intenderci - hanno anch'esse le pistole. Sono tutte loro ad essere
le
protagoniste dello show e la gente dell'Iraq tutto questo lo sa
assai bene.
In un certo senso, la gente Irachena e' come la cittadinanza della
nuova America
che venne creata dopo la Rivoluzione. A quel tempo, la
gente Americana sentiva
una profonda e durevole sfiducia nei confronti
delle multinazionali. Durante i
giorni dell'assoggettamento alla regola
Britannica, quella regola era fatta
rispettare dal braccio forte di
societa' incredibilmente potenti come la British
East India Company, la
Hudson Bay Company e la Massachusetts Bay Company. Il momento piu' fertile
della Rivoluzione Americana venne quando i colonizzatori si rivoltarono
contro la decisione della British East India Company di tassare il te e
cosi nel porto di Boston 342 scatole di merce vennero scaraventate in
acqua e lasciate andare alla deriva nella marea.
La Dichiarazione di Indipendenza del 1776 libero' i colonizzatori non
soltanto
dalla regola Britannica, ma pure dalla regola di queste
multinazionali. Per
quasi tutti i 100 anni che seguirono, i cittadini
degli Stati Uniti furono
profondamente sospettosi del potere
corporativo. Le carte corporative vennero
create dagli stati
individualmente come una convenienza legale e
automaticamente compagnie
vennero dissolte se trovate a violare quelle carte.
Alle multinazionali
non era permesso partecipare al processo politico, non
potevano
comprare le azioni di altre multinazionali e venivano
immediatamente
distrutte se venivano ritenute comportarsi
contrariamente alla fiducia
pubblica. Se da un lato queste societa'
hanno svolto un ruolo importante nello
sviluppo della nazione, allo
stesso tempo erano subordinate ossequientemente
alla regola della
gente.
Nondimeno, il loro potere preoccupava persino le piu' grandi menti
di
quell'epoca. Il Presidente Abraham Lincoln, in una lettera scritta
al Col.
William Elkins il 21 novembre 1864, scriveva, "vedo
nell'immediato futuro
avvicinarsi una crisi che mi preoccupa alquanto e
che mi induce a tremare per
la sicurezza del mio paese. Le
multinazionali sono state incoronate e quello
che ne conseguira' e'
un'era di corruzione nelle alte cariche del paese, e il
potere
monetario del paese tentera' di prolungare il suo regno agendo
sui
pregiudizi della gente fino al punto che la ricchezza verra' ad
aggregarsi in
poche mani e la Repubblica sara' distrutta".
Che cosa faceva temere a Lincoln il potere corporativo? Lo temeva
perche' vedeva
quel potere crescere davanti ai suoi stessi occhi,
malgrado i controlli che
erano stati messi in atto. Lo temeva perche'
stava testimoniando di prima mano
un processo che ci avrebbe
perseguitato fino ai nostri giorni: La guerra
permette al potere delle
multinazionali di svilupparsi esplosivamente. Durante
la Guerra Civile,
le multinazionali realizzarono enormi profitti dai contratti
di
acquisizione per fornire il governo federale di tutto cio' di cui
aveva
bisogno per mantenere un voluminoso esercito funzionale e in
movimento.
Quei profitti e il disordine del tempo, diedero alle multinazionali
forza
sufficiente per comprare le legislature e le corti giudiziarie.
Al tempo in cui
Lincoln scriveva la sua lettera, le multinazionali
avevano quasi interamente
raggiunto quella cancerogena supremazia che
era stata cosi tanto temuta e
disprezzata dai colonizzatori prima della
Rivoluzione.
Quella supremazia venne raggiunta il 10 maggio del 1886, con una
decisione della
Corte Suprema degli Stati Uniti in un caso intitolato
la Contea di Santa Clara
versus la Southern Pacific Railroad Company
(118 Stati Uniti. 394). La
questione che venne sottoposta alla corte
riguardava tasse e stime di proprieta'
che la contea di Santa Clara
riteneva fossero dovute dalla Southern Pacific
Railroad. La corte
sentenzio' a favore della compagnia ferroviaria ed incastono'
le
seguenti parole negli annali della legge Americana:
"La corte non desidera ascoltare alcuna discussione sulla questione se
la misura
contenuta nel Quattordicesimo Emendamento alla Costituzione,
che proibisce ad
uno Stato di rifiutare a chiunque all'interno della
sua giurisdizione la uguale
protezione da parte delle leggi, si
applichi oppure no a queste compagnie.
Siamo tutti dell'opinione che lo
faccia. Le imputate corporazioni sono persone
giuridiche incluse
nell'intento della clausola nella Prima Sezione del
Quattordicesimo
Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, che proibisce
ad uno
Stato di rifiutare a chiunque all'interno della sua giurisdizione
la
uguale protezione delle leggi".
La Prima Sezione del Quattordicesimo Emendamento alla Costituzione dice
come
segue:
"Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e soggette
alla sua
giurisdizione, sono cittadine degli Stati Uniti e dello Stato
in cui risiedono.
Nessuno Stato potra' produrre o far rispettare
qualunque legge che riduca i
privilegi o le immunita' dei cittadini
degli Stati Uniti; ne ogni Stato potra'
privare qualunque persona della
vita, della liberta' o della proprieta' senza
un processo dovuto per
legge; ne rifiutera' a chiunque all'interno della sua
giurisdizione la
uguale protezione delle leggi".
Questa decisione portava alla nascita dello status di persona
corporativa, ossia
dell'idea che una multinazionale ha gli stessi
diritti e privilegi di un
singolo individuo. A partire da quel momento,
nella discussione su quanto
potere qualsiasi singola azienda o gruppo
di aziende avrebbe potuto ammassare,
tutte le scommesse erano sospese.
La decisione della corte nel 1886
essenzialmente gener?quelli che
potrebbero essere descritti come cittadini
eccellenti.
Kalle Lasn,
nel suo libro 'Culture Jam', descrive tutto cio' in questa
maniera:
"Tenendo conto dei loro vasti mezzi finanziari, le
multinazionali da quel
momento in poi realmente hanno avuto molto piu'
potere di qualunque privato
cittadino. Si ritrovarono a potere
difendere e sfruttare i loro diritti e le
loro liberta' piu'
vigorosamente di qualunque individuo e quindi erano piu'
libere. In un
singolo colpo legale, l'intero intento della Costituzione
Americana che
riconosce a tutti i cittadini un voto e l'esercizio di una voce
uguale
nei dibattiti pubblici - era stato minato. Sessanta anni dopo
avere
messo su carta questo principio, il Giudice della Corte Suprema
William O.
Douglas concludeva del caso di Santa Clara che 'non potrebbe
essere sostenuto
dalla storia, dalla logica o dalla ragione'. Uno dei
grandi errori legali del
diciannovesimo secolo modificava l'idea intera
di governo democratico".
Entro il 1919, le multinazionali
arrivarono ad impiegare piu' dell'80% della mano
d'opera Americana e a
produrre la maggior parte della ricchezza dell'America.
Poiche' erano
cosi inanziariamente potenti, diventava impossibile sfidare la
loro
supremazia in tribunale: qualunque sfidante sarebbe stato steso
al
tappeto. La loro capacita' di manipolare la politica domestica e
straniera
attraverso la largesse finanziaria elargita ai leader
politici dava vita ad una
nazione dove virtualmente ogni decisione
presumibilmente presa in nome della
gente era, nei fatti, un'estensione
del desiderio corporativo. In ogni maniera
immaginabile, un lento coup
d'etat era avvenuto negli Stati Uniti.
E la guerra, come non mai, accrebbe le loro fortune.
Nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale,
le
multinazionali si rotolavano nei profitti guadagnati con le
acquisizioni da
parte del governo federale, esattamente come avevano
fatto durante la Guerra
Civile. La differenza fra il 1865 e il 1946
stava nella personalit?giuridica
assegnata tramite la decisione di
Santa Clara. Il potere goduto dalle
multinazionali dopo la guerra,
accresciuto dalla escalation militare della
Guerra Fredda, motivava un
altro Presidente Americano a dare voce ad un altro
avvertimento. Il
Presidente Eisenhower, nel suo discorso d'addio del 17 gennaio
1961,
disse:
"Siamo stati costretti a generare una industria permanente degli
armamenti di
vaste proporzioni. Aggiunto a tutto questo, tre milioni e
mezzo di uomini e
donne sono direttamente coinvolte nell'establishment
della difesa. Spendiamo
annualmente nella sicurezza militare una somma
che e' maggiore del reddito netto
di tutte le multinazionali degli
Stati Uniti. Questa congiunzione di un immenso
establishment militare e
di una grande industria delle armi e' nuova
nell'esperienza Americana.
L'influenza totale - economica, politica, persino
spirituale - e'
sentita in ogni citta' ogni casa dello Stato, ogni ufficio del
governo
federale. Riconosciamo il bisogno imperativo di questo
sviluppo.
Tuttavia non dobbiamo fallire a comprendere le sue gravi
implicazioni. Il
nostro lavoro, risorse e stile di vita sono tutte
coinvolte; cosi e' la
struttura stessa della nostra societa' Nei
consigli del governo, dobbiamo
difenderci dall'acquisizione di
influenza ingiustificata, sia cercata che non
cercata, da parte del
complesso militare - industriale. Il potenziale per il
disastroso
aumento di un potere mal riposto esiste ed e' destinato a
persistere.
Mai dobbiamo lasciare che il peso di questa combinazione
metta in pericolo le
nostre libert?o processi democratici. Non dovremmo
prendere niente per
garantito. Soltanto una cittadinanza attenta ed
informata puo' costringere ad un
adeguato ingranarsi dell'enorme
macchinario industriale e militare di difesa
che non abbia metodi ed
obiettivi pacifici, cosi che la sicurezza e la liberta'
possano
prosperare insieme".
L'avvertimento di Eisenhower, come quello di Lincoln, venne ignorato. I
redditi
dai sistemi di appalti governativi per combattere la Guerra
Fredda, assieme a
numerose e concrete guerre combattute in posti quali
la Korea e il Vietnam,
hanno ancora pi?rafforzato la regola corporativa
in America. Le societa' si
sono fuse, espanse, si sono trasformate in
economie autonome piu' potenti di
molte nazioni sovrane. Durante la
amministrazione di Ronald Reagan, che
lavorava giorno e notte per
deregolamentare ancor pio' ulteriormente i controlli
disposti sulle
multinazionali e che spese segretamente miliardi per espandere
ancora
di piu' l'esercito Americano, quella che puo' essere solamente
descritta
come la vittoria totale sulla democrazia venne portata a
termine da parte di
quelli che sono poteri corporativi.
La gente dell'Iraq probabilmente non conosce questa storia, ma possono
vedere e
sentirne gli effetti ogni giorno delle loro vite. Quindi,
combattono e
resistono. Anche noi Americani vediamo, sentiamo,
respiriamo e mangiamo gli
effetti di questo coup. Per fortuna, abbiamo
la televisione e la supremazia di
un materialismo sfrenato a salvarci
dall'inquietudine nelle nostre anime.
Quando diventa troppo grande,
abbiamo il Prozac e il Ritalin per addomesticare
l'impulso interiore
alla ribellione. Quando gli aeroplani vengono dal cielo e
fanno saltare
la nostra sicurezza interiore in mille pezzi infuocati,
veniamo
consigliati dal nostro Presidente ad andare a fare shopping.
Parole come
"liberta' e "democrazia" perdono il loro carico di
verit?quando sono
trasformate in vettori di marketing.
La 'Guerra al Terrore' riempie le casse delle multinazionali di
legami
ombelicali con coloro che governano il paese. Quelli che oggi
sono in carica
presumibilmente servono nell'interesse della
cittadinanza. In verita' sono i
cittadini eccellenti che si
avvantaggiano. La guerra fa crescere il loro
potere, che a sua volta
rende la guerra inevitabile. e' una vecchia storia, che
si e' ripetuta
troppo spesso.
Vedete, il fare, il pensare o il dire qualsiasi altra cosa non e'
patriottico.
Cosi va la vita sotto la Freedom, Incorporated.
Note:
l'autore del New York Times di due bestseller a livello internazionale - 'War
on Iraq: What Team Bush Doesn't Want You to Know' e 'The Greatest Sedition is
Silence'.
Tradotto da Melektro - A Cura di Peacelink