Press-IN anno III / n. 3060

Il fatto quotidiano del 18-11-2011

E l’audiolibro prende il volo

«Ogni libro ha una musica, un ritmo, e leggere I Mille di Giuseppe Bandi, con tutti quei racconti di battaglie, di cui l’autore fu testimone, è come fare una cavalcata, non potevo nemmeno stare seduto, mentre registravo ero in piedi… per imprimere tumultuosità al testo ». Alessandro Benvenuti, dopo avere letto alcuni classici di autori toscani per Ad alta voce, su Rai Radio 3 – oltre al Bandi, La vita agra di Bianciardi e Metello di Pratolini – ci ha preso gusto e ora esce con Odore di chiuso del pisano Marco Malvaldi, distribuito dalla Emons, principale editore di audiolibri in Italia (creato da soci tedeschi nel 2007). Ma anche le cavalcate vanno preparate: « Prima di registrare mi leggo il libro un paio di volte per trovare il cuore della storia, annoto le pagine, come se fosse uno spartito » dice l’attore toscano. Oltre a recitare Benvenuti ha una rock band e la cosa aiuta… « Odore di chiuso – spiega -, diversamente dal Bandi, è un libro da recitare seduto su una poltrona dell’ 800, è un delizioso romanzo storico, con personaggi come l’Artusi e il Carducci, comico e lieve – penso alla esilarante scena della pisciata del Poeta -, e sarebbe un bellissimo film in costume, peccato che la Endemol abbia preso i diritti e finisca in tivù, gli auguro – scherza – che vada male ». Viktoria von Schirach, direttrice editoriale e socia fondatrice di Emons, vive in Italia da venticinque anni, fa la talent-scout per Random House, è italianista e crede negli audio-libri: « Mi sono accorta che qui mancavano, che c’era un vuoto. In Germania sono disponibili ventimila titoli ». E a cosa si deve la passione tedesca per l’audiolibro? « Ai radiodrammi che avevano molto successo nel dopoguerra, i primi furono I Buddenbrook, poi La montagna incantata. Venivano anche incisi su vinile e si vendevano. Questo ha preparato il terreno per il successo dell’audio-libro anche nei formati digitali attuali  ». E in Italia? Anche qui c’è stata una certa tradizione del radiodramma ma si è persa, però sui canali Rai si fanno delle letture, nel già citato Ad alta voce, per esempio… « Abbiamo cercato collaborazioni con la radio – dice la von Schirach – ma purtroppo la Rai 2 ha risposto che non possono aprirsi a partnership con privati. Si voleva fare Romanzo criminale, di De Cataldo con loro ». Quanto costa realizzare un audiolibro? « Sui diecimila euro ». Non molto più di un libro normale. « Ma i libri su carta vendono di più. La Trilogia del Millennio di Stieg Larsson ha venduto qualche milione di copie su carta e qualche migliaio in audiolibro ». Quanto può vendere un audio-libro di successo? « Dalle cinquemila alle ottomila copie »… Qual è la voce di costo che incide di più? « La postproduzione, un lavoro molto lungo, per eliminare le sbavature della voce, rendere perfetto il prodotto finale. Per questo sarebbe importante trovare sinergie ». Con Inte rnet, gli smartphone e gli iPod l’audiolibro si sta diffondendo, svecchiando… « Alitalia e Trenitalia si sono fatti avanti » dice la von Schirach. Non deve essere male poter ascoltare un libro in viaggio … « Tra l’altro se sei in treno puoi ascoltare e guardare il paesaggio fuori dal finestrino o in aeroporto controllare il tabellone degli orari, cosa più difficile da fare mentre leggi ». Quali sono gli audiolibri più venduti di Emons? « L’eleganza del riccio (letto da Anna Bonaiuto e Alba Rohrwacher), Carofiglio e anche l ’ Odissea sta andando bene, una registrazione fatta da attori di teatro non famosi: sono particolarmente fiera perché ci ho creduto e penso che sia una strada da seguire quella dei classici. Dall’anno prossimo i libri scolastici dovranno essere digitalizzati e l’audiolibro è una modalità adatta ai ragazzi che vivono attaccati alle cuffiette ». Qual è il tipo di vendita più diffuso? « La vendita in libreria (in cd), poi il form ato file su Internet ». In quale percentuale? « Settanta per cento libreria, il resto Internet. Soprattutto ilnarratore. com, principale portale per gli audiolibri in Italia ». Alcuni scrittori si sono letti il loro libro da soli, oltre a Carofiglio, Michela Murgia (Accabadora) e Andrea Vitali (Un amore di zitella).


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