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Vallette compie 50 anni

Presentazione libro fotografico "Tutta un'altra storia..."

Questo libro è dedicato a Vallette e a tutti i Vallettani. E' dedicato a tutti coloro che nel quartiere sono nati e cresciuti; a tutti coloro che lo hanno costruito e che, anno dopo anno, hanno imparato ad amare il verde dei suoi alberi e il rosso dei mattoni delle sue case.
I Vallettani sanno cosa significa prendere il nome da un quartiere, come fosse un comune, un vero e proprio paese, con la sua Parrocchia, i suoi negozi, il suo mercato, i suoi problemi, i suoi gruppi, politicizzati o sportivi, le sue abitudini.
Quanti quartieri danno il nome ai propri residenti?
Vallette ha una identità spiccata e persistente, riconosciuta e orgogliosa: lo stigma iniziale, il pregiudizio, è diventato uno stimolo per la crescita del quartiere, che si è scrollato di dosso l'idea di zona "difficile", senza sentire il bisogno di gettare nell'oblio il proprio passato.
I Vallettani conoscono la storia del proprio quartiere, che poi è la somma delle loro storie famigliari: la cercano e la ritrovano anche quando si sono trasferiti altrove. Ed è stata una grande sorpresa trovare un gruppo di Vallettani, ben oltre 500, riuniti in un gruppo sul sito internet Facebook: tra ricordi di scuola, di calcio, di serate al muretto, ma anche di amici perduti, di storie difficili e a volte maledette.
A Vallette si è fatta l'Italia, forse primo quartiere davvero italiano del nostro Paese, travagliato nel Dopoguerra da una immigrazione da Sud a Nord che si è rovesciata su Torino come una violenta cascata. Accanto alle antiche cascine, ecco sorgere in soli 3-4 anni case su case, riempite da campani, calabresi, lucani, pugliesi, siciliani... esuli o emigrati alla ricerca di maggior fortuna. Bambini ovunque e servizi carenti. Una specie di microcosmo che riassumeva in sé le opportunità e i problemi di un Paese alla ricerca di una nuova identità e di un futuro. Vallette ce l'ha fatta, e così i Vallettani.
Diciamolo a chi storce il naso se parliamo di Vallette; diciamolo a chi ci è venuto solo una volta per trovare il Giudice di pace e si è perso fra le vie con i nomi di fiori; diciamolo a chi ancora lo confonde con la Casa Circondariale: Vallette è proprio un bel quartiere!

Il Presidente della Circoscrizione
Paola Bragantini

Ultimo aggiornamento: 17/11/2011