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Ultimo aggiornamento: 01/06/2020

25 aprile 1945, 75 anni fa

Il territorio della Circoscrizione 4 San Donato-Campidoglio-Parella ospita uno dei luoghi simbolo della Resistenza a Torino e in Piemonte:

IL MARTINETTO

Già mulino idraulico e poi poligono di tiro, alla fine della seconda guerra mondiale 59 partigiani e resistenti vi trovarono la morte per fucilazione.

Oggi è conosciuto come il Sacrario del Martinetto; ogni anno si svolgono manifestazioni di commemorazione in ricordo  della fucilazione dell'intero Comitato Militare Regionale Piemontese (5 aprile 1944) e in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione.

Troppe giovani vite sono state spezzate in questo poligono trasformato in mattatoio, dove vennero assassinati, per mano fascista, molti nostri partigiani.

Quest'anno non ci possiamo radunare, non possiamo stringerci insieme sul prato del Martinetto nell'ascoltare le ultime lettere lasciate ai propri cari dai condannati a morte.

Ci trasferiamo simbolicamente in rete, presentando video, schede e testimonianze.

Tutto ciò a causa di una pandemia, che ha condannato decine di migliaia di nostri connazionali; una situazione quasi di coprifuoco, dove medici ed infermieri si prodigano contro una malattia per la quale non eravamo e non siamo preparati.

Anche per questo, e a maggior ragione, è un dovere e un onore commemorare  chi 75 anni fa ci ha restituito la libertà.

Libertà che sapremo sempre difendere e riconquistare.

Ora e sempre Resistenza

Viva i Partigiani

Viva l'Italia libera

la coordinatrice alla Cultura                            il presidente Circoscrizione 4
       Sara CARIOLA                                                Claudio CERRATO

 

Messaggio istituzionale

Claudio Cerrato, presidente della Circoscrizione 4, messaggio istituzionale per onorare i caduti per la Liberazione, in occasione delle celebrazioni al Sacrario del Martinetto  (20 aprile 2020)

Martinetto, la testimonianza dell'ANPI

video realizzato dalla Presidente Provinciale dell'A.N.P.I. Maria Grazia Sestero per ricordare i Martiri del Martinetto (4 aprile 2020)

ll Canto degli Italiani

Canale YouTube YouCav 2.0
24 aprile 2020: gli studenti del Liceo Classico e Musicale Cavour (c.so Tassoni 15 - Torino) cantano e suonano (a distanza) l'Inno di Mameli.

ANTI - storia di una staffetta partigiana

Canale YouTube YouCav 2.0
24 aprile 2020, Liceo Classico e Musicale Cavour (c.so Tassoni 15 - Torino): Irma Marchiani (nome di battaglia "Anty"), nata a Firenze il 6 febbraio 1911 e fucilata nel carcere di Pavullo nel Frignano il 26 novembre 1944. Lettura della Prof.ssa Giannicchi, col commento musicale del Prof. Lo Bello, per ricordare, nel 75° Anniversario della Liberazione, una donna, una partigiana, una staffetta, una prigioniera, una Medaglia d'oro al Valor Militare (alla memoria), il cui sacrificio - assieme quello di migliaia di altre persone - ha contribuito alla Liberazione del Paese dalla dittatura nazifascista.

#Torino25aprile - eventi cittadini, staffetta digitale

Sabato 25 aprile 2020, a partire dalle ore 10, collegandosi ai siti www.comune.torino.itwww.cr.piemonte.it e a www.lastampa.it (sezione dedicata) si potrà assistere a una lunga maratone web e  staffetta digitale per festeggiare il 25 aprile in una grande piazza virtuale, da seguire sui social con l'hashtag #Torino25aprile.

Si potranno ascoltare aneddoti e racconti sul significato del 25 aprile e gli interventi dei protagonisti della Liberazione come Bruno Segre, sul tema della resistenza tra neofascismo e coronavirus e Maria Grazia Sestero con l'invito a #bellaciaoinognicasa, flash mob dal balcone che unirà tutta Italia (ore 15).

La sera del 24 aprile, nell'impossibilità di realizzare la tradizionale fiaccolata, la Città invita i torinesi a partecipare a un flashmob esponendo il tricolore e accendendo una luce, una candela o un qualsiasi lume sui propri balconi o finestre.

INFO
Festa della Liberazione 2020

 

Martinetto, le manifestazioni in Circoscrizione 4 (2018)

5 aprile 1944 - fucilazioni al Martinetto

Il Sacrario del Martinetto

Sacrario del Martinetto, la lapide con i nomi e le professioni dei 59 partigiani e resistenti fucilati (foto Agostino Conti 1945, archivio ISTORETO)

La guerra e le fucilazioni

Dopo l'8 settembre 1943 il poligono venne scelto dalla Repubblica Sociale come luogo di esecuzione delle sentenze capitali: la triste sequenza prevedeva l'arrivo dei condannati all'alba, ammanettati; venivano poi legati a una sedia posta all'estremità del campo di tiro, con le spalle volte al plotone di esecuzione.

Cinquantanove partigiani e resistenti vi trovarono la morte. Purtroppo significativa fu la cattura, il 31 marzo del 1944, dell'intero Comitato Militare Regionale Piemontese (CMRP) della Resistenza, composto dai rappresentanti dei partiti antifascisti e presieduto dal Generale Perotti. Tutti gli otto componenti (Balbis, Bevilacqua, Biglieri, Braccini, Giachino, Giambone, Montano e Perotti) furono fucilati all'alba del 5 Aprile 1944.

Il processo, istruito in gran fretta, vide l'interessamento diretto di Benito Mussolini.

 
Sacrario del Martinetto, una delle sedie usate per le fucilazioni degli antifascisti, manifestazione commemorativa dell'8 luglio 1945; attualmente se ne conservano i resti carbonizzati in una teca esposta all'interno del Sacrario (foto Agostino Conti, archivio ISTORETO)

Dopo la guerra

Dal 1945, a seguito proprio di quelle vicissitudini, il poligono venne chiuso.
Il rappresentante della Democrazia Cristiana propose che fosse considerato luogo sacro e non più profanato dalle fucilazioni. Il rappresentante del Partito Comunista si associò alla proposta.

Nel 1950 fu riconosciuto d'interesse nazionale e posto sotto vincolo. Il 5 aprile di ogni anno, anniversario della fucilazione degli otto componenti del CMRP, è sede di una cerimonia commemorativa.

Dall'ultima lettera di Paolo Braccini, membro del CMRP e professore universitario, fucilato al Martinetto il 5 aprile del 1944:

Sarò fucilato all'alba per un ideale, 
per una fede che tu, 
mia figlia,
un giorno capirai appieno.

Non piangere mai per la mia mancanza,
come non ho mai pianto io:
il tuo Babbo non morrà mai...

 
Il Borgo e la Barriera del Martinetto nella Carta Topografica del territorio di Torino..., 1879 (ASCT, tipi e disegni, 64.8.6)

Origine

Il Martinetto, il cui nome stesso rivela l'origine legata allo sfruttamento dell'energia idraulica, appare già in una carta del 1706, indicato come Moulin de Martinet. È presente anche l'omonima bealera (canale), che prendeva acqua dalla Dora. Nel 1742 sono censiti nell'area cinque mulini e una pesta da canapa. L'omonimo borgo sorgerà nella prima metà dell'800.

Nel 1883 la Regia Società di Tiro a Segno, ora Società del Tiro a Segno nazionale, ottenne nell'area la costruzione di un campo di tiro, affidatole uso perpetuo. Con la legge del 1934 sull'avocazione dei campi di tiro da parte dello Stato ebbero inizio le pratiche per l'alienazione dell'area, interrotte poi dalla guerra.

La sistemazione attuale, del 1967, mantiene solo il recinto delle esecuzioni, circondato da un giardino. All'interno un cippo, una lapide con i nomi dei caduti e una teca con i resti carbonizzati delle sedie usate per le fucilazioni.

Gran parte del complesso è stato abbattuto per fare posto agli attuali palazzi.

 
Martinetto, poligono di tiro, la manifestazione dell'8 luglio 1945 in memoria dei fucilati, con 100mila partecipanti; le parti circostanti il recinto delle esecuzioni non sono ancora state demolite per fare posto agli edifici presso gli attuali corsi Svizzera e A. Claudio; in uno dei cartelli esposti si legge "dal sangue dei nostri eroi sorgerà una vera democrazia (e) progresso" (foto Agostino Conti, archivio ISTORETO-Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti)



Per saperne di più:
- FUSI V., 1968. Fiori rossi al Martinetto, il processo di Torino, aprile 1944, Milano
- PANSA G., 1964. Viva l'Italia libera: storia e documenti del primo Comitato militare del CLN regionale piemontese, Torino
- ISTORETO, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, via Del Carmine 13 - Torino, www.istoreto.it
- scheda ISTORETO