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Ultimo aggiornamento: 07/11/2019

D'Alleo e Pedio, vittime del terrorismo

Giovedì 31 gennaio 2019 ore 10.30
presso Salone della Scuola  SS. Natale, via Piedicavallo 5 - Torino. 

Cerimonia di scoprimento della lapide intitolata a Sebastiano  D'Alleo e Antonio Pedio, assassinati dalle Brigate Rosse nel corso di una rapina nell'ottobre 1982, terminata con la loro esecuzione capitale a colpi di pistola alla testa.

Intervengono il presidente del Consiglio Comunale Francesco SICARI e il presidente della Circoscrizione 4 Claudio CERRATO.

 

21 ottobre 1982, i fatti

21 ottobre 1982, rapina al Banco di Napoli di via Domodossola
21 ottobre 1982, rapina al Banco di Napoli di via Domodossola

(testo dal sito AIVITER-Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell'Eversione Contro l'Ordinamento Costituzionale dello Stato e da Wikipedia)

Antonio Pedio era in servizio come guardia giurata davanti all'agenzia numero 5 del Banco di Napoli (Torino, borgata Parella, via Domodossola angolo via Rosalino Pilo), con il collega Sebastiano D'Alleo, quando alle 11 del mattino del 21 ottobre 1982 entrò un commando delle Brigate Rosse, composto da cinque persone, tra le quali due donne (Clotilde Zucca, Marcello Ghiringhelli, Antonio Chiocchi, Francesco Pagani Cesa e Teresa Scinica). 

I brigatisti utilizzarono le due guardie giurate della Mondialpol come ostaggi all'interno della banca. Dopo la rapina, compiuta per autofinanziamento (bottino 7 milioni di lire)  e per sciagurata propaganda mediatica, i brigatisti fecero inginocchiare le due guardie;  un componente del commando (Francesco Pagani Cesa) le uccise a sangue freddo con un colpo alla nuca, apostrofando le vittime con la frase "Bastardi, è una lezione per gli schiavi del padrone". Una terrorista tirò fuori uno striscione rosso con la scritta "Brigate Rosse la campagna Peci continua" e lo gettò sui cadaveri; un altro brigatista gettò sul pavimento alcune copie di un volantino di rivendicazione e due copie di una risoluzione strategica di 14 pagine delle BR in cui si dichiarava che la spietata esecuzione era una risposta brigatista, della colonna torinese, al pentimento e alla collaborazione di una ex terrorista.

La moglie di Sebastiano D'Alleo lavorava al di là della strada; sentì tutto, corse nella banca, si gettò sul marito e svenne.  Anche il fratello di Antonio entrò in banca. Piangendo urlò: "Lo avevo fatto assumere io nella Mondialpol.  Assassini".

Gli autori della rapina vennero catturati nei seguenti mesi di novembre e dicembre a Torino e condannati all'ergastolo il 16 ottobre 1984.

Antonio Pedio era giunto a Torino nel 1979 con la moglie; sperava di tornare alla natia Puglia cambiando lavoro; aveva da pochi giorni compiuto 26 anni. Sebastiano D'Alleo, era guardia giurata da 4 anni; lasciò la moglie di 27 anni; l'esecuzione capitale di cui fu vittima ne stroncò l'esistenza all'età di 27 anni