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Ultimo aggiornamento: 20/03/2017

Migranti, la sfida dell'incontro

Piazza dei Mestieri, via Durandi 13 a Torino.

la mostra è aperta dal 3 al 17 marzo 2017
Inaugurazione Venerdì 3 marzo ore 21:00

Orari:dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Chiuso Domenica

Possibilità di visite guidate a cura degli studenti del Liceo A. Volta di Torino
Evento organizzato dall'Associazione Piazza dei Mestieri

Avviso importante:
Per questioni di carattere tecnico, si avvisa il pubblico che la mostra non sarà visitabile nei seguenti momenti:

- Martedì 7 marzo dalle ore 16.00 alle ore 19.00;
- Giovedì 9 marzo dalle ore 10.00 alle ore 15.00;
- Martedì 14 marzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Info e prenotazioni: 011 - 197.09.600
eventi@piazzadeimestieri.it
maggiori info su:
http://www.piazzadeimestieri.it/index.php?i_tree_id=8&plugin=news&i_category_id=&i_news_...


Non si ama un'idea, si amano le persone
Papa Francesco

Su questa riflessione di Papa Francesco si fonda la mostra Migranti, la sfida dell'incontro. Un miliardo di persone lasciano ogni anno la propria casa. Fra loro, 244 milioni abbandonano, spesso per sempre, anche il proprio paese. Un fenomeno epocale che non può più essere liquidato come una semplice ondata migratoria. Perché si tratta davvero di popoli in cammino, spinti dalla guerra, dalla paura, dal bisogno, ma mossi anche dalla speranza di un futuro migliore, o anche solo possibile, per sé e per i propri cari. Secondo i dati dei Rapporti immigrazione di Caritas e Migrantes, in Italia cinque milioni di persone, appartenenti a 200 nazionalità diverse, sono vittime di una mobilità economica forzata.

Una situazione che gli italiani hanno vissuto sulla propria pelle, da protagonisti involontari, per quasi due secoli, e che ci ha portati a muoverci, in milioni di persone: in Europa, nelle Americhe, in Australia; o all'interno dei confini: da est a ovest e da sud a nord.

Questa esperienza dei nostri nonni e dei nostri genitori, dovrebbe renderci oggi particolarmente sensibili alla necessità di stabilire una nuova cultura delle relazioni, dell'ascolto, del dialogo, ricordando il tempo in cui quasi tutte le lingue del mondo avevano un termine spregiativo per indicare gli italiani, che diventavano "tani" in Argentina, "macaroni" in Belgio, "rital" in Francia, mentre negli Stati Uniti eravamo i "wops" (da guappo, probabilmente).

Il percorso della mostra si focalizza proprio sulla vicenda umana di chi lascia la propria terra alla ricerca di un futuro migliore. Rovesciando il punto di vista di chi parla di invasione o di catastrofe, la mostra Migranti interpella ciascuno di noi, sottolineando come l'incontro sia la vera sfida e la condizione fondamentale di ogni esistenza umana. Le domande che la mostra pone sono semplici: da dove vengono i migranti? Di quali vicende umane sono protagonisti? Che cosa significa accogliere? Come è possibile incontrare chi appartiene a un'identità diversa dalla nostra? Come si può vivere insieme?
Questo è il tema di un fenomeno epocale che - grazie anche ai timori suscitati dalla perdurante crisi economica - sollecita polemiche e divisioni in Italia, come in Europa e nel mondo. Ovunque l'opinione pubblica si divide, i media si interrogano e interrogano, la politica si appropria dei numeri a seconda delle parti e delle opportunità del momento.

Le parole del Papa sembrano indicare un'altra via, la più semplice: la persona. Perché, per parlare di identità, bisogna mettere al centro l'identità di se stessi e degli altri.

 



Intervengono:

  • Domenico Quirico, Giornalista e inviato de La Stampa
  • Giorgio Paolucci, Scrittore e Curatore della mostra
  • modera Marco Bardazzi, Giornalista